Stromateis (Pseudo-Plutarco): differenze tra le versioni

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== Struttura ==
Di quest'opera, certamente spuria, come si nota dallo stile sciatto e dalla confusione dell'esposizione, ci sono giunti frammenti citati da [[Eusebio di Cesarea]] nella sua ''Preparazione Evangelica''<ref>I 7, 16.</ref>ː se ne deduce che si trattava, almeno in parte, di una dossografia sui filosofi [[presocratici]].
 
In effetti, il titolo, che si ritrova anche in un'opera di [[Clemente Alessandrino]] (che forse a Plutarco dovette ispirarsi), indica varietà di argomenti ed era usuale per lavori miscellanei<ref>Cfr. [[Aulo Gellio]], ''[[Notti attiche]]'', ''praefatio'', 7.</ref>.
== Analisi critica ==
Gran parte del materiale esibito dall'autore deriva dalle ''Opinioni dei Fisici'' di [[Teofrasto]]. Nella sua forma disordinata, certamente non ascrivibile neppure a presunti appunti plutarchei, comunque, l'operetta preserva informazioni teofrastee non riscontrabili altrove <ref>F. H. Sandbach, ''Plutarch. Fragments'', Cambridrge-Mass., Loeb, 1987, vol. XV, p. 326.</ref>. Comunque, è possibile che l'attribuzione a Plutarco derivi dal fatto che, nel ''Catalogo di Lampria'', il n. CLXII riporta il titolo ''Stromati storici e poetici'', rendendo, quindi, facile la circolazione di un apocrifo a carattere filosofico ascrivibile agli interessi filosofici del nostro autore e come plutarcheo, appunto, citato da Eusebio.