Simone VI di Montfort: differenze tra le versioni

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Nel marzo del 1271, i fratelli Simone e [[Guido di Montfort|Guido]] appresero della presenza del loro cugino [[Enrico di Cornovaglia|Enrico di Almain]], figlio di [[Riccardo di Cornovaglia]], a [[Viterbo]]. In quel periodo erano in città anche il re [[Filippo III di Francia]] e Carlo I d'Angiò, re di Sicilia, per il [[Elezione papale del 1268-1271|Concilio]] tenuto per eleggere un nuovo papa.
Insieme al suocero di Guido, i fratelli fecero irruzione il 13 marzo durante la messa nella [[chiesa di San Silvestro (Viterbo)|chiesa di San Silvestro]] (ora Chiesa del Gesù). Sguainarono le spade e uccisero Enrico mentre egli si aggrappava all'altare chiedendo pietà invano, per vendicare la morte del padre e del fratello a [[Evesham]]. Non furono puniti per l'omicidio, ma vennero [[scomunica]]ti dal papa per aver consumato un così efferato delitto in un luogo consacrato, il che ha ritardato la simpatia per loro in Inghilterra. Simone morì in quello stesso anno per "[[Virus Toscana|febbre toscana"]]<ref> il [[ToscanaVirus virusToscana]], infezione trasmessa da [[Phlebotomus papatasi|Pappataci]]. </ref> a [[Siena]], «maledetto da Dio, vagabondo e fuggiasco».
 
== Note ==