Papa Leone III: differenze tra le versioni

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Immagine di Irene d'Atene. Precedentemente era stato caricato il ritratto di Irene d'Ungheria nel mosaico a Santa Sofia ad Istanbul.
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[[File:Josef Kehren Kroenung Karl der Grosse.jpg|thumb|left|Papa Leone III incorona [[Carlo Magno]].]]
[[File:Irina (st Sofia)Solidus-Irene-sb1599.jpg|thumb|uprightminiatura|La [[basileus|basilissa d'Oriente]]
 
[[Irene (imperatrice)|Irene l'Ateniana]], fu la prima donna ad avere il pieno potere sull'[[Impero bizantino]] e, per rimarcare ciò, assunse anche il titolo imperiale maschile ([[basileus|basileus dei Romei]] cioè "imperatore dei Romani"); particolareSolidi dicon un mosaico della [[Basilical'effige di Santa Sofia (Istanbul)|basilica di Santa Sofia]] a [[Costantinopoli]]Irene.]]
Il giorno dopo, al termine delle funzioni della notte di Natale a cui [[Carlo Magno|Carlo]] stava partecipando nella [[Antica Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]], il papa gli pose sul capo una corona d'oro tra le acclamazioni del popolo presente alla cerimonia («A Carlo piissimo augusto, coronato da Dio, grande e pacifico imperatore dei Romani, vita e vittoria!»). Appare decisamente improbabile e fantasiosa la versione fornita dal “''Liber Pontificalis''”, secondo la quale il papa avrebbe improvvisato la sua iniziativa, il popolo sarebbe stato ispirato da Dio nell'acclamazione unanime e corale, e [[Carlo Magno|Carlo]] sarebbe rimasto sorpreso di quanto accadeva. E non è molto credibile neanche la versione fornita, in sostanziale accordo con quella del “''Liber Pontificalis''”, da [[Eginardo]], biografo ufficiale di [[Carlo Magno]], che riferisce del [[Carlo Magno|re]] contrariato dall'improvviso gesto del pontefice. Tuttora non è chiara la paternità dell'iniziativa (e il problema non appare risolvibile), i cui particolari sembra però probabile che siano stati definiti durante i colloqui riservati a [[Paderborn]] e forse anche dietro suggerimento di [[Alcuino di York|Alcuino]]: l'incoronazione poteva infatti essere il prezzo che il papa doveva pagare a [[Carlo Magno|Carlo]] per l'assoluzione dalle accuse che gli erano state rivolte. Secondo un'altra interpretazione (P. Brezzi), la paternità della proposta sarebbe da attribuire ad un'assemblea delle autorità romane, che fu comunque accolta (ma pare senza molto entusiasmo) sia da [[Carlo Magno|Carlo]] che dal papa; in tal caso il pontefice sarebbe stato l'"esecutore" della volontà del popolo romano di cui era il vescovo. Occorre però precisare in proposito che le uniche fonti storiche sui fatti di quei giorni sono di estrazione franca ed ecclesiastica, e per ovvi motivi tendono entrambe a limitare o falsare l'interferenza del popolo romano nell'avvenimento<ref>P. Brezzi, op. cit., pp. 200 e seg.</ref>. È certo tuttavia che con l'atto d'incoronazione la Chiesa di Roma si presentava come l'unica autorità capace di legittimare il potere civile attribuendogli una funzione sacrale, ma è altrettanto vero che, di conseguenza, la posizione dell'imperatore diventava di guida anche negli affari interni della Chiesa, con un rafforzamento del ruolo teocratico del suo governo<ref>C. Rendina, op. cit., pp. 249 e seg.</ref>. E comunque bisogna riconoscere che con quel solo gesto Leone, per il resto figura non particolarmente eccelsa, legò indissolubilmente i [[Franchi]] a Roma, spezzò il legame con l'impero bizantino che non era più l'unico erede dell'[[Impero romano]], esaudì forse le aspirazioni del popolo romano e stabilì il precedente storico dell'assoluta supremazia del papa sui poteri terreni<ref>P. Brezzi, op. cit. p. 202.</ref>. La nascita di un nuovo Impero d'Occidente non fu ben accolta dall'[[Impero bizantino|Impero d'Oriente]], che tuttavia non aveva i mezzi per intervenire. L'[[Irene (imperatrice)|imperatrice Irene]] dovette assistere impotente a ciò che stava avvenendo a Roma; ella si rifiutò sempre di accettare il titolo di imperatore a Carlo Magno, considerando l'incoronazione di Carlo Magno ad opera del papa un atto di usurpazione di potere.