Sonno: differenze tra le versioni

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[[Tacuina sanitatis|tacuinum sanitatis]] casanatensis ([[XIV secolo]])]]
{{citazione|Dio benedica chi ha inventato il sonno, mantello che avvolge i pensieri di tutti gli uomini, cibo che soddisfa ogni fame, peso che equilibra le bilance e accomuna il mandriano al re, lo stolto al saggio.|[[Miguel de Cervantes]]}}
Il '''sonno''' (dal latino ''somnum'')<ref>{{Treccani|sonno|sónno|v=sì|accesso=2 marzo 2016|citazione=sónno s. m. [lat. sŏmnus].}}</ref> è definito come uno stato di riposo contrapposto alla [[veglia (fisiologia)|veglia]]. Varie definizioni indicano il sonno come "una periodica sospensione dello stato di coscienza durante la quale l'[[organismo]] recupera [[energia]]; stato di riposo [[fisico]] e [[psiche|psichico]], caratterizzato dal distaccamento temporaneo della [[stato di coscienza|coscienza]] e della [[volontà]], dal rallentamento delle funzioni neurovegetative e dall'interruzione parziale dei [[Cinque sensi|rapporti sensomotori]] del soggetto con l<nowiki>'</nowiki>[[ambiente (biologia)|ambiente]], indispensabile per il ristoro dell<nowiki>'</nowiki>[[organismo]]."<ref>{{Cita libro|autore=Pan Ltd|titolo=Macmillan Dictionary for Students Macmillan|anno=|editore=|città=|p=936}}</ref> Come la veglia, infatti, il sonno è un [[processo fisiologico]] attivo che coinvolge l'interazione di componenti multiple del [[sistema nervoso centrale]] e [[sistema nervoso autonomo|autonomo]].
 
Infatti, benché il sonno sia rappresentato da un apparente stato di quiete, durante questo stato avvengono complessi cambiamenti a livello [[Cervello|cerebrale]] che non possono essere spiegati solo come un semplice stato di riposo fisico e psichico. Ad esempio, ci sono alcune [[Neurone|cellule cerebrali]] che in alcune fasi del sonno hanno una attività 5-10 volte maggiore rispetto a quella che hanno in veglia.<ref>{{Cita libro|autore=J. Alan Hobson, Edward F. Pace-Scott, & Robert Stickgold|titolo=Dreaming and the brain: Toward a cognitive neuroscience of conscious states|anno=2000|editore=|città=}}</ref>
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[[File:A child sleeping.jpg|thumb|Bambino che dorme]]
 
È difficile dare una definizione precisa e univoca del sonno. Una delle più calzanti è quella data nel [[1985]] da Fagioli e [[Salzarulo]], che lo presentano come "''uno stato dell'organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali che comporta una sospensione dell'attività relazionale (rapporti con l'ambiente) e modificazioni dello stato di coscienza: esso si instaura autonomamente e periodicamente, si autolimita nel [[tempo]] ed è [[Reversibilità|reversibile]]''".
 
Un'altra definizione ben accettata, lo definisce come ''"un distaccamento temporaneo e reversibile della mente dal corpo, indispensabile per il corretto funzionamento di entrambe".''<ref>{{Cita libro|autore=Rudiger Dahlke|titolo=Il sonno. La parte migliore della vita.|anno=|editore=la Feltrinelli|città=}}</ref>
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'''Alterazioni dell'ultrastruttura sinaptica durante il ciclo sonno-veglia'''
 
Un recente studio ha evidenziato come il ''ciclo sonno - veglia'' generi delle vere e proprie alterazioni strutturali al livello [[Sinapsi|sinaptico]]. Immagini in [[Microscopio elettronico|microscopia elettronica]] e ricostruzioni tridimensionali hanno mostrato come alla fine della veglia ci sia un aumento del volume delle spine [[:en:Dendritic_spine|spine dentritiche]] (''HV: Spine Head volume'') e della interfaccia spina-assone (''ASI'': ''axon-spine interface''), mentre alla fine del sonno ci sia una riduzione di questi due parametri.
 
Un dato importante è che la diminuzione di HV ed ASI avviene per lo più in sinapsi di dimensione piccole o intermedie, che costituivano circa l'80% delle sinapsi del campione, mentre le sinapsi più grandi e che si trovano in branche ad alta densità dentritica hanno meno possibilità di ridursi durante il sonno. Gli autori affermano che queste ultime strutture potrebbero rappresentare dei marker strutturali di sinapsi associate a circuiti della memoria relativamente stabili, nonostante il profondo rimodellamento che avviene durante lo stato di veglia.