William Ames: differenze tra le versioni

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Dopo aver studiato al Christ's College di [[Cambridge]] ([[1598]]-[[1601]]) vi rimane poi come docente, quale successore di [[Edmund Barwell]] nel [[1609]]. [[Cambridge]], a quel tempo, era molto influenzata dalla predicazione e gli scritti di [[Thomas Cartwright]] ([[1535]]-[[1603]]), [[William Perkins]] ([[1558]]-[[1602]]), e [[John Preston (teologo)|John Preston]] ([[1587]]-[[1628]]).
 
Da studente si converte alla [[Evangelicismo|fede evangelica]] dopo aver udito la predicazione del puritano ''William Perkins'' e, per tutta la sua vita, sarebbe poi stato associato al [[Puritanesimo]]. Diventa non solo discepolo, ma anche amico del Perkins.
 
A causa delle sue idee puritane, viene espulso da Cambridge nel [[1610]], evento che pregiudica definitivamente la sua carriera in [[Inghilterra]]. Critica il cerimonialismo e l'esteriorità della chiesa stabilita e soffre a causa delle persecuzioni intentate dal re [[Giacomo I d'Inghilterra|Giacomo I]] e dall'arcivescovo Bancroft, soprattutto per aver tradotto l'opera di [[:en:William_Bradshaw_(Puritan)|William Bradshaw]] ''"English Puritanism"'', che presentava il riformismo radicale di questo movimento.
 
Ames si rifugia così nei [[Repubblica delle Sette Province Unite|Paesi Bassi]], unendosi alla vasta comunità locale di rifugiati inglesi e scozzesi. Durante gli anni della sua emigrazione, serve prima come cappellano militare e poi come professore di [[teologia]] all'[[università di Franeker]] ([[1622]]-[[1633]]), dove aveva conseguito un [[dottorato in teologia]]. È un convinto [[Calvinismo|calvinista]] e si oppone all'[[Arminianesimo]], che considera una grave deviazione dalla fede riformata. La sua reputazione lo porta al [[Sinodo di Dordrecht]] ([[1618]]-[[1619]]) dove serve come consulente del presidente del Sinodo. Muore a [[Rotterdam]].
 
È spesso conosciuto come ''"l'erudito dottor Ames"'' per la sua grande statura intellettuale fra i puritani, congiungendo la dottrina calvinista, filosofia ramista (da [[Petrus Ramus]]) e la teologia pratica puritana. Le sue opere più note sono: ''"The Marrow of sacred Divinity"'' (''Il midollo della teologia sacra"'' ([[1627]], in latino ed [[lingua inglese|inglese]]) e "''Coscienza"'' (o "''Casi di coscienza"'', [[1630]], pure in latino ed inglese). Entrambe le opere sono state ripetutamente pubblicate durante il [[XVII secolo]], e "''Il midollo"'' ancora in tempi recenti ([[1968]]). Scrive molti libri contro l'[[arminianesimo]] olandese e contro il [[Episcopalismo|sistema episcopale]] in Inghilterra.
 
Ames sottolinea come la teologia debba congiungere l'ortodossia dottrinale (che definisce calvinistica) e la pratica morale. Divide la teologia in una [[dicotomia]] ramista: fede ed osservanza. Nella pratica ecclesiale sperimenta nuove idee. Crede nell'esigenza di avere comunità cristiane indipendenti formate da membri volontari, ma non nel separatismo. È uno dei fondatori, fra i puritani, del [[Congregazionalismo]].