Ministero della salute: differenze tra le versioni

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== Cenni storici ==
Le origini del Ministero sono da ricercare nel [[regio decreto]] n. 255 del 9 ottobre [[1861]] che abolendo il Segretariato generale del Ministero dell'interno, istituiva quattro direzioni generali, tra cui la Direzione generale per le opere pie e carità. Tuttavia il R.D. n. 482 del 10 marzo [[1862]] ricostituì il segretariato generale sopprimendo nuovamente le direzioni generali. Successivamente, con il regio decreto n. 4707 del 3 luglio [[1887]] nasce la Direzione generale della sanità pubblica, sempre inquadrata presso il [[Ministero dell'interno]]<ref>[http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/d648 Strutturazione del Ministero dell'interno (documento 648 di 58223) dal sito del Consorzio Roma Ricerche]</ref>.
Tuttavia il R.D. n. 482 del 10 marzo [[1862]] ricostituì il segretariato generale sopprimendo nuovamente le direzioni generali.
Successivamente, con il regio decreto n. 4707 del 3 luglio [[1887]] nasce la Direzione generale della sanità pubblica, sempre inquadrata presso il [[Ministero dell'interno]]<ref>[http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/d648 Strutturazione del Ministero dell'interno (documento 648 di 58223) dal sito del Consorzio Roma Ricerche]</ref>.
 
La situazione rimane immutata fino nell'immediato secondo dopoguerra, quando con [[decreto legislativo luogotenenziale]] n. 417 del 12 luglio [[1945]], si giunge alla soppressione della direzione generale ed alla isituzione dell'[[Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità|ACIS - Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità]] pubblica presso la [[Presidenza del Consiglio dei ministri]].
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Formalmente infine il dicastero della salute nacque come Ministero della sanità, con la legge 13 marzo [[1958]], n. 296 per scorporo dal [[Ministero dell'interno]], sotto il [[governo Fanfani II]], e con l'accorpamento delle funzioni dell'Alto commissario per l'igiene e la sanità.
 
Da semplice raccordo delle strutture sanitarie con la riforma di cui alla legge n. 833/1978 divenne il capofila del [[Servizio Sanitario Nazionale (Italia)|Servizio sanitario nazionale]]. Le sue funzioni variarono molto con il progressivo aumento delle competenze delle [[Regioni d'Italia|Regioni]]: infatti l'art. 117 Cost. che poneva la sanità tra le materie riservate alla competenza regionale.<br />Con la [[riforma Bindi]] e la [[riforma Bassanini]] durante gli anni novanta le competenze del dicastero a livello centrale rimasero veramente poche, anche per la ulteriore modifica dell'art. 117 Cost. che demandò completamente le competenze di organizzazione sanitaria alle Regioni (riforma del Titolo V della Costituzione, costituzionalizzando quanto già fatto anni addietro con legge ordinaria ad opera dei governi dell'[[L'Ulivo|Ulivo]]).
Con la [[riforma Bindi]] e la [[riforma Bassanini]] durante gli anni novanta le competenze del dicastero a livello centrale rimasero veramente poche, anche per la ulteriore modifica dell'art. 117 Cost. che demandò completamente le competenze di organizzazione sanitaria alle Regioni (riforma del Titolo V della Costituzione, costituzionalizzando quanto già fatto anni addietro con legge ordinaria ad opera dei governi dell'[[L'Ulivo|Ulivo]]).
 
Per tali ragioni la riforma Bassanini sulla organizzazione di Governo, il D. Lgs. n. 300/1999, lo abolì (ma solo a far data dal [[2001]]) allorché le sue residue competenze sarebbero dovute passare all'istituendo [[Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali]]. In realtà, prima della reale attuazione della riforma Bassanini, tali competenze passarono al Ministero della salute, istituito con la legge n. 317 del 3 agosto [[2001]], dall'allora [[governo Berlusconi II]], scorporandole dal predetto Ministero, il cui nome venne modificato in [[Ministero del lavoro e delle politiche sociali]].
 
La [[legge finanziaria]] per l'anno [[2008]], (legge n. 244 del 24 dicembre 2007) dispose la ricostituzione dei 12 ministeri previsti dalla riforma Bassanini del D. Lgs n. 300/1999, con il conseguente accorpamento del Ministero della salute nel predetto [[Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali]]. Dopo solo circa un anno si ritenne comunque necessario lo scorporo delle competenze sanitarie dal nuovo dicastero ed il Governo presentò un disegno di legge per la reistituzione del Ministero della salute.
Dopo solo circa un anno si ritenne comunque necessario lo scorporo delle competenze sanitarie dal nuovo dicastero ed il Governo presentò un disegno di legge per la reistituzione del Ministero della salute.
 
Con la legge 13 novembre [[2009]] n. 172, entrata in vigore il 13 dicembre [[2009]], si realizzò infine lo scorporo del Ministero della salute dal predetto [[Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali]] e la contestuale reistituzione del [[Ministero del lavoro e delle politiche sociali]].