Giuseppina Strepponi: differenze tra le versioni

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Attorno al [[1844]], la Strepponi iniziò ad avere significativi problemi vocali, in gran parte dovuti al lavoro senza sosta che ella praticava come cantante per mantenere la madre ed i figli avuti dalle diverse relazioni amorose del suo passato, disagi che culminarono in una disastrosa stagione musicale a [[Palermo]] nel [[1845]] ove venne più volte fischiata. La sua voce non si riprese mai più ed iniziò ad apparire sporadicamente in alcune opere sino al suo definitivo ritiro dalle scene nel febbraio del [[1846]]. Alcune tra le ultime opere da lei interpretate erano tutte a firma di Verdi, come il ruolo di Elvira nell'''[[Ernani]]'' e quello di Lucrezia Contarini ne ''[[I due Foscari]]''.<ref name=Riemens/>
 
===LaRelazione relazione, ile matrimonio ed i primi anni della "Signoracon Verdi"===
[[Image:Giuseppina Strepponi3.jpg|thumb|left|Giuseppina Strepponi in un ritratto del 1865]]
Nell'ottobre del [[1846]] la Strepponi si trasferì a [[Parigi]] ove divenne insegnante di canto, dedicandosi talvolta ad apparizioni nella [[Théâtre de la comédie italienne|Comédie-italienne]], che ad ogni modo non vennero degnamente recepite dal pubblico. Verdi si recò in [[Francia]] nell'estate del [[1847]] quando di fatto iniziarono una relazione sentimentale più stabile, premessa di un rapporto destinato a durare per mezzo secolo. Nel 1849, rientrati per brevi periodi in Italia, i stabilirono a Busseto, nel [[Palazzo Orlandi|Palazzo Dordoni-Cavalli]] acquistato quattro anni prima da Verdi in pieno centro, anche se la convivenza fu turbata dall'ostilità dei bussetani verso la Strepponi che ritenevano la loro convivenza immorale. Dopo una convivenza di dieci anni i due si sposeranno il 20 agosto [[1859]] a [[Collonges-sous-Salève]], piccola cittadina dell'[[Alta Savoia]]. La scelta del piccolo borgo savoiardo era dovuta essenzialmente ad una serie di motivazioni: innanzitutto il territorio era compreso nei domini dei Savoia il che rifletteva la convinzione politica di Verdi secondo il quale il metodo per unire l'Italia fosse quello di dare spazio alla casa regnante del Regno di Piemonte-Sardegna perché l'opzione repubblicana di Mazzini si era resa ormai impraticabile fattualmente. Il secondo motivo era strettamente personale e legato alla Strepponi, che Verdi desiderava proteggere dalle malelingue di [[Busseto]] cercando perciò un posto appartato dove sposarsi. La terza motivazione era di carattere burocratico in quanto per le leggi dello stato piemontese, il matrimonio religioso aveva anche valore civile, il che avrebbe evitato a Verdi la celebrazione di un secondo matrimonio nel municipio della sua residenza. Nel [[1851]] la coppia si trasferì nella [[Tenuta di Sant'Agata]], nell'omonima frazione di [[Villanova sull'Arda]] (oggi in [[provincia di Piacenza]]).