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==Storia==
[[File:Giuseppe Laterza.jpg|thumb|upright|[[Giuseppe Laterza]] a [[Trento]] per il [[Festival dell'economia di Trento|Festival dell'economia]] [[2009]], che la casa editrice Laterza ha contribuito a organizzare.]]
La casa editrice è stata fondata a [[Bari]] il 10 maggio [[1901]] da [[Giovanni Laterza]] ([[1873]]-[[1943]]) come naturale prosecuzione dell'attività della Libreria e Tipografia, fondata dalla famiglia undici anni prima a [[Putignano]]. La sua storia è legata alla figura di [[Benedetto Croce]], massimo esponente del pensiero filosofico [[idealismo|idealista]] in [[Italia]] e uno dei baluardi dell'[[antifascismo]], che fu per quarant'anni il consulente della casa editrice, avvalendosi della collaborazione di giovani studiosi e allievi tra cui [[Luigi Russo]], [[Guido De Ruggiero]] e [[Giovanni Gentile]], che di lì a pochi anni diverranno personaggi di primo piano nella [[cultura italiana]]. Croce, che pubblicò con Laterza quasi tutte le sue opere e la sua rivista ([[La critica]]), impostò fin dall'inizio la linea editoriale della casa; scriveva così nel [[1902]] a Giovanni Laterza: «Credo poi che fareste bene ad astenervi almeno per ora dall'accettare libri di romanzi, novelle e letteratura amena: e ciò per comparire come editore con una fisionomia determinata: ossia come editore di libri politici, storici, di storia artistica, di filosofia, [...] editore di roba grave». Tra le prestigiose collane laterziane ispirate da Croce si ricordano la ''Biblioteca di cultura moderna'', i ''Classici della filosofia moderna'' e gli ''[[Scrittori d'Italia Laterza|Scrittori d'Italia]]''. Il rapporto tra Croce e Laterza è ora documentato da un imponente carteggio in quattro volumi pubblicati dalla stessa casa editrice.
 
Nel [[secondo dopoguerra italiano|secondo dopoguerra]], la gestione della casa editrice passa nelle mani di [[Vito Laterza]] ([[1926]]-[[2001]]), che costruisce progressivamente attorno alla casa editrice una rete di autori e di interessi più ampia. Nel [[1951]], in coincidenza con il cinquantenario della casa editrice, viene avviata una nuova collana, i ''Libri del tempo'', che sarà fra le più influenti nella cultura italiana della seconda metà del [[XX secolo|Novecento]]. Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] la Laterza cresce ancora, trasformandosi in [[società per azioni]] e aprendo una sede a Roma, dove approda da Bari [[Donato Barbone]], direttore editoriale fino al [[1968]], che lascerà la carica a [[Enrico Mistretta]], direttore editoriale fino al [[1992]]. A Roma, così, si sposta una parte delle attività, soprattutto quelle di ideazione e più squisitamente editoriali, come il rapporto con i consulenti e la ricerca delle opere da importare dai vari [[Paesi occidentali]]. Nel [[1964]] nasce la collana ''Universale Laterza'', che si propone come collana economica di qualità, offrendo a un prezzo accessibile sia testi classici sia saggistica legata, oltre ai campi tradizionali della storia politica e della filosofia, alle nuove correnti di critica letteraria e di storiografia e alle scienze sociali. Nel decennio successivo l'Universale Laterza è la collana di maggior successo della casa editrice, con una tiratura spesso superiore alle diecimila copie per titolo.