Rita Hayworth: differenze tra le versioni

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Divenuta ormai una ''star'', la Hayworth venne soprannominata la "Dea dell'amore" e la sua immagine fu incollata sulla [[bomba atomica]] sperimentale lanciata sull'[[atollo di Bikini]], circostanza che fece guadagnare all'attrice anche l'appellativo di "atomica". Avendo dimostrato comunque intense e notevoli doti drammatiche, la Hayworth ottenne da Cohn la parte di protagonista nel film ''Lona Hanson'', un soggetto scritto espressamente per lei da [[Thomas Savage]]. Con grande sorpresa di tutti, la diva rifiutò e il tiranno della Columbia diede alle stampe la sua versione dei fatti, lamentando come per il capriccio di un'attrice avesse dovuto licenziare maestranze e comprimari già ingaggiati per il film. La Hayworth fu sospesa dal contratto, con il benestare di tutta l'opinione pubblica<ref name="ReferenceA">Gerald Peary: ''Rita Hayworth - Storia illustrata del cinema'' - Rizzoli-Milano Libri 1989</ref>.
[[File:Rita Hayworth - postcard.jpg.jpg|left|thumb|La Hayworth nel 1942]]
[[File:Rita Hayworth's grave.JPG|thumb|Tomba di Rita Hayworth<br />(Holy Cross Cemetery, [[Culver City]], [[California]])]]
Dopo il divorzio da Welles e la sospensione dalla Columbia, Rita Hayworth è essenzialmente una donna fragile e alla costante ricerca di un uomo che si prenda davvero cura di lei. Sembrò trovarlo nel principe [[Ismailismo|ismailita]] [[Aly Khan]], erede dell'[[Aga Khan III]] ([[1877]]-[[1957]]), che sposò a [[Cannes]] il 27 maggio [[1949]], nonostante le pratiche del divorzio di lui fossero ancora in corso. Le loro nozze pertanto vennero deplorate dal [[papa Pio XII]] in persona, che fece anche notare che Rita, cattolica, sposando il figlio di uno dei capi spirituali dell'[[Islam]], era da considerarsi [[scomunica]]ta. Perseguitata dalla stampa e dal pubblico benpensante con lo stesso accanimento riservato alcuni anni prima a [[Ingrid Bergman]] in occasione della sua unione con il regista [[Roberto Rossellini]], Rita abbandonò temporaneamente il [[cinema]], trasferendosi in [[Pakistan]] e in [[India]] nel sontuoso palazzo di [[Pune]], residenza ufficiale del suocero.<ref>Kerlau, p. 372</ref> Non si fece piegare né dalle critiche più velenose né dalle minacce di Cohn, il quale esigeva che l'attrice tornasse a onorare il contratto con la Columbia. Dal [[1949]] al [[1951]], l'attrice svolse esclusivamente il ruolo di principessa, di moglie e di madre di Yasmin, nata nel dicembre [[1949]]<ref name="ReferenceA"/>. Anche il matrimonio con Ali Khan, tuttavia, continuamente al centro delle cronache mondane dell'epoca, si rivelerà un fallimento e terminerà con il divorzio nel [[1953]]. Ali Khan morirà sette anni più tardi in un [[incidente stradale|incidente automobilistico]].<ref>Kerlau, p. 382</ref>