Mancata difesa di Roma: differenze tra le versioni

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La "mancata difesa" si ebbe a seguito di una serie di contesti (azioni e decisioni dei vertici politici e militari) che resero vani i combattimenti, comunque iniziatisi autonomamente già dalla sera dell'8 settembre e che il giorno 10 registrarono anche la partecipazione dei civili.
 
[[File:Roma, veduta aerea centro storico 1938Castelsantangelo38.jpg|thumb|Il centro di Roma in una veduta aerea del 1938]]
A partire dal 9 settembre 1943 alcuni reparti dell'Esercito regolare tentarono di impedire ai tedeschi di occupare Roma; a fianco dei soldati italiani combatterono alcune centinaia di civili, accorsi in larga parte in modo spontaneo e non coordinato al fine di tentare un'ultima, e pressoché disperata, difesa della città; fra i caduti civili (241 secondo il computo ufficiale, circa 400 secondo un'altra valutazione) il più noto è [[Raffaele Persichetti]]<ref>{{cita|Ranzato 2000|pp. 413-4}}.</ref>. Secondo altre stime, nei combattimenti di quei giorni - sostenuti da unità e reparti del Corpo d'Armata Motocorazzato e della Difesa Capitale, cui si unirono anche manipoli di privati cittadini - caddero 414 militari e 183 civili italiani<ref>Prospetto statistico riassuntivo pubblicato in: ''Albo d'oro dei caduti nella difesa di Roma del settembre 1943'', a cura dell'Associazione fra i Romani, Roma, 1968, pag. 79</ref>.