Komos: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
ValterVBot (discussione | contributi)
m Sostituzione template reference, replaced: {{references}} → <references/>
Riga 7:
[[File:Komos Staatliche Antikensammlungen 1432.jpg|thumb|upright=1.3|Scena comastica con [[Pornografia|pose e atteggiamenti espliciti]], da un'[[anfora]] a [[Ceramica a figure nere|figure nere]], ca. 560 a.C., [[Staatliche Antikensammlungen]] (Inv. 1431)]]
 
Si trattava di un'espressione di socialità non confinata unicamente alla sfera delle pratiche religiose pubbliche, come ad esempio le [[Dionisie]], le [[Falloforia|Falloforie]] e altre celebrazioni collegate all'importante culto di [[Dioniso]], ma viva e presente anche quale forma di ritualità privata. Si accompagnava infatti a festeggiamenti quali le celebrazioni nuziali ed era strettamente collegato a importanti pratiche sociali quali il [[banchetto]] e il [[Simposio e pratiche simposiali|simposio]]. In questo ambito il ''kòmos'' dava libero sfogo alla voglia di sfrenatezza e bisboccia che faceva seguito alle pratiche conviviali, costituendo un'importante componente della vita sociale nell'antica Grecia.
 
I partecipanti al ''komos'' vengono chiamati '''comasti''' e le relative manifestazioni di ebbrezza sono dette '''comastiche''' oppure '''orgiastiche'''.
 
==Le fonti==
La varietà delle fonti, siano esse letterarie o [[Iconografia|iconografiche]], è appena in grado di restituirci l'effettiva natura del ''komos''.
 
===Fonti letterarie===
La menzione più antica la troviamo in [[Esiodo]] che sembra suggerire una relazione di questa pratica con i festeggiamenti nuziali<ref>''[[Lo scudo di Eracle]]'', riga 281.</ref>.
 
Celeberrima è poi, nel ''[[Simposio (dialogo)|Simposio]]'' [[Platone|platonico]], la scena della rumorosa irruzione di [[Alcibiade]] che, nell'inedita versione di sfasciaporte fracassone, con il capo adorno di una ghirlanda, completamente ebbro, accompagnato dalla sua combriccola e sorretto da una [[Aulos|flautista]], viene accolto in casa di [[Agatone]] riuscendo a portare, lui ubriaco, un elemento di freschezza e di verità, nel bel mezzo di un composto simposio<ref>{{citazione|E quando [[Socrate]] ebbe detto queste cose, i presenti applaudirono; ...e d'un tratto fu picchiato alla porta del cortile, che fece gran rumore, per opera - sembrava - di una brigata allegra, ed essi udirono la voce di una flautista... E non molto dopo udirono la voce di [[Alcibiade]], dal cortile: era completamente ubriaco e gridava forte domandando dove fosse [[Agatone]] e pretendendo che lo si conducesse da Agatone. Sorreggendolo, dunque, la flautista e alcuni altri del suo seguito lo condussero dai presenti; e lui si fermò sulla porta, cinto da una fitta corona d'[[edera]] e di [[Viola (botanica)|violette]], e con una gran quantità di nastri sul capo, e disse: - Vi saluto, signori: volete accettare come compagno nel bere un uomo ubriaco fradicio, oppure dobbiamo andarcene...? ...giungo adesso, con i nastri sul capo per toglierli dal mio capo e inghirlandare il capo del più sapiente e del più bello. Riderete forse di me perché sono ubriaco? Eppure io, anche se voi ridete, so bene di dire la verità...|[[Platone]]. ''[[Simposio (dialogo)|Simposio]] (212 c, d, e), traduzione di [[Giorgio Colli]]}}</ref>.
 
Tuttavia non esiste un unico evento specificatamente associabile al ''komos''. Pindaro, ad esempio, ce lo descrive all'interno delle celebrazioni cittadine <ref>''Pitiche'', 5.21 e 8.20; ''Olimpiche'', 4.9.</ref>. [[Demostene]]<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.01.0074:speech=21:section=10 ''Contro Midia'', XXI, 10] (dal [[Perseus project]]).</ref> ce lo menziona nel primo giorno delle [[Dionisie]], al seguito della processione rituale e dei ''[[corego|coreghi]]'', in un contesto che sembra riferirsi a un [[Agōn|agone]], rivelando quindi una possibile natura competitiva dell'evento.
 
Demostene, inoltre, rimprovera al cognato di [[Eschine]] il non aver indossato una maschera, quasi suggerendo che fosse usuale indossarla durante il ''komos''<ref>[http://en.wikisource.org/wiki/The_Public_Orations_of_Demosthenes/On_the_Embassy#_ref-sec287b_0 ''Sulla falsa ambasceria'', XIX, 287] da [[Wikisource]]. Non è chiaro infatti se Demostene si riferisce alla necessità di usarla, in questa occasione, per una sorta di pudore, o perché normalmente connaturata a tali manifestazioni. Lo stesso Rockwell (si veda la nota 7 a pag. 214) riconosce una certa ambiguità in questa affermazione.</ref>, suggerendo quindi che la pratica del ''komos'' richiedesse l'uso di costumi o di qualche travestimento.
 
L'esecuzione di [[musica]] durante il ''komos'' è suggerita da [[Aristofane]]<ref>''[[Tesmoforiazuse]]'', 104, 988.</ref> e [[Pindaro]]<ref>''Olimpiche'', 4.9 e ''Pitiche'', 5.22.</ref>.
Riga 70:
 
==Note==
{{<references}}/>
 
==Bibliografia==