Teoria del vaccino orale antipolio all'origine dell'AIDS: differenze tra le versioni

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La teoria dominante (a volte definita [[teoria del cacciatore]]) propone che il passaggio del virus sia avvenuto involontariamente durante la macellazione delle carni di scimmia<ref name="Marx1991">P.A. Marx, Y. Li, N.W. Lerche, S. Sutjipto, A. Gettie, J.A. Yee, B.H. Brotman, A.M. Prince, A. Hanson, R.G. Webster et al., ''Isolation of a simian immunodeficiency virus related to human immunodeficiency virus type 2 from a west African pet sooty mangabey'', "J Virol", agosto 1991, 65(8), 4480-5.</ref>, consumate come alimento in molte regioni dell'[[Africa]]<ref>PETERSON, D., AMMANN, K. Eating Apes. Berkeley: University of California Press, 2003.</ref>.
 
Altre teorie però ritengono che la teoria del cacciatore non sia sufficiente a spiegare l'insorgenza della [[pandemia]] di AIDS solo nel XX secolo, visto che le scimmie fanno parte della dieta africana da centinaia, se non migliaia di anni.
 
La teoria del riutilizzo seriale delle siringhe non-sterili completa la teoria del cacciatore proponendo che la diffusione e l'adattamento del virus al corpo umano sia avvenuto attraverso il riutilizzo ripetuto in Africa di aghi non sterilizzati durante le campagne di vaccinazione e le cure ospedaliere ordinarie<ref name="Marx2001">P.A. Marx, P.G. Alcabes, E. Drucker, ''Serial human passage of simian immunodeficiency virus by unsterile injections and the emergence of epidemic human immunodeficiency virus in Africa'', "Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci", 29 giugno 2001, 356, 911-20; E. Drucker, P.G. Alcabes, P.A. Marx, ''The injection century: massive unsterile injections and the emergence of human pathogens'', "Lancet", 8 dicembre 2001, 358(9297), 1989-92.</ref>.
L'[[Organizzazione mondiale della sanità]] (OMS) ha riconosciuto il problema della sterilizzazione degli strumenti medici come un'emergenza per molti paesi in via di sviluppo.{{citazione necessaria}}
 
Un'altra teoria (poco discussa) riapre il capitolo delle sperimentazioni con sangue e tessuto di scimmie, effettuate nel XX secolo. Nella letteratura medica si incontravano fra il 1922 e il 1955 "diversi casi in cui a umani era stato iniettato sangue di scimmia contenente parassiti della malaria" per scopi terapeutici<ref name="Gilks1991">C. Gilks, ''AIDS, monkeys and malaria'', "Nature", 354(6351), 28 novembre 1991, 262; C. Gilks, ''Man, monkeys and malaria'', "Philos. Trans. R. Soc. Lond. B Biol. Sci.", 356, 29 giugno 2001, 921-2.</ref>.
 
Una variante di quest'ultima pone l'attenzione, invece, sugli "innesti testicolari" effettuati da [[Serge Voronoff]] a centinaia di persone soprattutto nella prima metà del secolo, in cui pezzetti di testicoli, in particolare di scimpanzé, venivano iniettati nel [[muscolo retto dell'addome]] o nella [[borsa scrotale]].<ref>R.G. Gosden, ''AIDS and malaria experiments'', "Nature", 23 gennaio 1992, 355(6358), 305.</ref>
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Il [[Hilary Koprowski|Dr. Koprowski]], uno dei pionieri nella ricerca di un vaccino antipolio, aveva proposto energicamente di non usare più scimmie nella produzione dei vaccini, in quanto altri virus non identificati potevano nascondersi nelle colture di tessuti di rene di scimmia<ref name="ftn35">H. Koprowski, S. Plotkin, ''Notes on Acceptance Criteria and Requirements for Live Poliovirus Vaccines'', WHO document WHO/BS/IR/85, 1º novembre 1960.</ref>.
 
Invece di passare a linee di cellule umane (HCL), come proposto da Koprowski, si scelse semplicemente di abbandonare l'impiego di scimmie asiatiche, infettate in gran percentuale dall'SV40, e di utilizzare scimmie africane, che invece risultavano essere prive di questo agente virale.
 
Con le prime osservazioni sulla popolazione vaccinata con i vaccini contaminati dall'SV40 la comunità scientifica si tranquillizzò, poiché sembrava che la sorte avesse voluto che questo virus fosse innocuo nell'uomo (anche se studi recenti hanno riaperto il caso<ref name="ftn36">M. Carbone et al., ''Simian Virus 40-Like DNA Sequences in Human Pleural Mesothelioma'', "Oncogene", 9, 1994, 1781-1790. e (BOOKCHIN, D. et al., "The Virus and the Vaccine : The True Story of a Cancer-Causing Monkey Virus, Contaminated Polio Vaccine, and the Millions of Americans Exposed", 2004)</ref>).
 
I sostenitori della teoria del vaccino orale antipolio sostengono che il caso dell'SV40 rappresenti un precedente che avvalora la plausibilità del passaggio dalle scimmie all'uomo attraverso vaccini antipolio dei virus progenitori degli HIV.
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È generalmente accettato dalla comunità scientifica che l'epicentro dell'epidemia di HIV-1 è l'[[Africa subsahariana|Africa Sub-sahariana]]. I primi studi degli anni Ottanta puntavano soprattutto alla zona dei [[Grandi Laghi (Africa)|grandi laghi]]<ref name="ftn50">R.J. Biggar, M. Melbye, L. Kestens et al., ''Seroepidemiology of HTLV-III antibodies in a remote population of eastern Zaire'', "Br.Med.J.", 290, 16 marzo 1985, 808-810. (R.J. Biggar, P.L. Gigase, M. Melbye, L. Kestens, P.S. Sarin, A.J. Bodner, P. Demedts, W.J. Stevens, L. Paluku, C. Delacollette et al., ''ELISA HTLV retrovirus antibody reactivity associated with malaria and immune complexes in healthy Africans'', "Lancet", 2(8454), 7 settembre 1985, 520-523 e R.J. Biggar, ''Possible nonspecific association between malaria and HTLV-III/LAV'', "N.Engl.J.Med.", 15(7), 14 agosto 1986, 457-458). (D.B. Hrdy, ''Cultural practices contributing to the transmission of human immunodeficiency virus in Africa'', "Rev.Infect.Dis.", 9(6), 12 novembre 1987, 1109-1119).</ref>, mentre gli studi più moderni si focalizzano in un'area più a Ovest ([[Camerun]]).
 
La traccia più vecchia di HIV-1 nell'uomo è del 1959 ed è stata rinvenuta in un campione di sangue prelevato nell'allora Leopoldville (attuale [[Kinshasa]], Rep. Dem. del Congo)<ref name="Zhu1998">T. Zhu, B.T. Korber, A.J. Nahmias, E. Hooper, P.M. Sharp, D.D. Ho, ''An African HIV-1 sequence from 1959 and implications for the origin of the epidemic'', "Nature", 5 febbraio 1998, 391(6667), 594-7. Vedi anche S. Wain-Hobson, ''Immunodeficiency viruses. 1959 and all that'', "Nature", 5 febbraio 1998, 391(6667), 531-2.</ref>.
 
La teoria del vaccino orale antipolio ipotizza che in particolare i vaccini contaminati fossero quelli somministrati nella prima sperimentazione di massa effettuata nell'allora [[Congo belga]] fra il 1957 e il 1960<ref name="Courtois58">G. Courtois, A. Flack, G.A. Jervis, H. Koprowski, G. Ninane, ''Preliminary report on mass vaccination of man with live attenuated poliomyelitis virus in the Belgian Congo and Ruanda-Urundi,'' "Br.Med.J.", 34(5090), 26 luglio 1958, 187-190.cit. Il primo rapporto sulle vaccinazioni di massa informava della somministrazione di vaccini Koprowski a quasi un quarto di milione di persone nella valle di [[Ruzizi]] e in varie altre località del Congo belga e dei territori del [[Ruanda-Urundi]].</ref>, in cui più di un milione di persone<ref name="TheRiver">E. Hooper, ''op. cit.'', pp. 742-743.</ref> furono vaccinate con il vaccino orale antipolio denominato CHAT, sviluppato dal Dr. Hilary Koprowski, neo-direttore dell'Istituto Wistar di Philadelphia.
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=== L'articolo di ''Rolling Stone'' ===
 
La teoria acquista risalto con la pubblicazione nel marzo 1992 dell'articolo di Tom Curtis su ''[[Rolling Stone]]''<ref name="ftn58">T. Curtis, ''The origin of AIDS. A startling new theory attempts to answer the question "was it an act of god or an act of man?"'', "Rolling Stone", 626, 19 marzo 1992, pp. 54-59,61,106,108.</ref>.
 
Curtis aveva concordato con il ricercatore Blaine Elswood che una versione scientifica fosse pubblicata su una rivista scientifica. L'articolo preparato da Blaine Elswood, in collaborazione con il ricercatore Raphael Stricker, fu dapprima rifiutato dal "British Medical Journal", ma poi fu accettato da "Research in Virology", che però tardò più di un anno prima di pubblicarlo<ref name="ftn60">B.F. Elswood, R.B. Stricker, ''Polio vaccines and the origin of AIDS'', "Research in Virology", 144, marzo-aprile 1993, 175-7</ref>.
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La rivista ''Science'' criticò aspramente le argomentazioni di Curtis<ref name="ftn62">J. Cohen, ''Debate on AIDS origin: Rolling Stone weighs in'', "Science", 255, 20 marzo 1992, 1505.</ref>.
Ma non tutti i ricercatori accettavano di definire l'ipotesi una pura speculazione<ref name="ftn63">C.H. Fox, ''Possible Origins of AIDS'', "Science", 256, 29 maggio 1992, 1259-60.</ref>.
Curtis, precisando che l'autore della teoria era Elswood e che un articolo scientifico sarebbe stato presto pubblicato, replicò che non gli si poteva negare di essere stato sensibile a "non demonizzare la scienza medica in generale o alcun ricercatore o scienziato in particolare"<ref name="ftn64">T. Curtis, "Science", 256, 29 maggio 1992, 1260.</ref>.
 
L'intervento di Curtis in "Science" stimolò una presa di posizione del Dr. Koprowski<ref name="ftn66">H. Koprowski, ''AIDS and the polio vaccine'', "Science", 257, 21 agosto 1992, 1024-7.</ref>, mentre il Wistar Institute, l'ente che Koprowski aveva diretto dal 1957 al 1991 e sotto cui aveva effettuato le campagne di vaccinazioni in Congo, aveva affidato ad un gruppo di esperti la valutazione della plausibilità della teoria. I risultati del gruppo di esperti furono presentati in modo inconsueto il 18 settembre 1992 in una conferenza stampa<ref name="ftn73">P. Brown, ''US rethinks link between polio vaccine and HIV'', "New Scientist", 4 aprile 1992, 10, 395.</ref>.
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=== Edward Hooper e Bill Hamilton ===
Nel 1999, Edward Hooper racchiuse la sua ricerca in un volume di più di mille pagine dal titolo ''The River. A journey back to the source of HIV and AIDS''<ref name="ftn132">E. Hooper, ''The River''. La prima edizione del libro apparve nel 1999, mentre una seconda edizione, con l'aggiunta di un lungo postscript ad opera di Bill Hamilton, venne pubblicata nel 2000.</ref>.
 
Il libro di Hooper non poteva che rilanciare la discussione e l'eco sulla stampa (anche non scientifica) fu notevole<ref name="ftn133">J.P. Moore, ''Up the river without a paddle?'', "Nature", 23 settembre 1999, 401, 325-6; D. Sharp, ''A controversial HIV/AIDS hypothesis'', "Lancet", 25 settembre 1999, 354, 1129-30; S. Wain-Hobson, ''The River: A Journey to the Source of HIV and AIDS'', "Nature Medicine", ottobre 1999, 5, 1117-8; C. Gilks, ''Blame me'', "New Scientist", 13 novembre 1999, 54-55; R. Weiss, ''Is AIDS Man-Made?'', "Science", 12 novembre 1999, 286, 1305-6.</ref>.
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Nel [[2003]] una piccola casa di produzione canadese ha realizzato un documentario sulla teoria, che dedica ampio spazio alle ricerche di Edward Hooper e lo segue in uno dei suoi viaggi di ricerca in Congo<ref name="Peix">"Les Origines du SIDA" (2003), di Peter Chappell e Catherine Peix Eyrolle, http://www.imdb.com/title/tt0438938/</ref>.
Il documentario è stato trasmesso da televisioni nazionali canadesi<ref>http://www.cbc.ca/documentaries/originofaids/hooper.html</ref>, francesi, tedesche, svizzere e di molti altri paesi e in Canada ha vinto due premi<ref>[http://www.imdb.com/title/tt0438938/awards The Origins of AIDS (2004) - Awards<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> oltre a far parte della rosa del ''Nominees'' 2004 dei prestigiosi [[Emmy Award]]<ref>[http://www.ctv.ca/servlet/ArticleNews/story/CTVNews/20041004/international_emmys_041004?s_name=&no_ads= CTV, CBC snag International Emmy nominations | CTV News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il documentario ha diffuso maggiormente la teoria al di fuori dell'ambito scientifico e diversi quotidiani hanno affrontato il caso<ref>[http://www.aidsorigins.com/content/blogcategory/35/60/ AIDSOrigins - Press Coverage<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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Quest'ultimo dato era stato confermato da un ulteriore laboratorio<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Poinar H, Kuch M, Pääbo S |titolo=Molecular analyses of oral polio vaccine samples |rivista=Science |volume=292 |numero=5517 |pagine=743–4 |anno=2001 |id=PMID 11326104 |doi=10.1126/science.1058463}}</ref>.
 
I risultati confermavano la tesi di Koprowski che sosteneva che i suoi vaccini non fossero stati prodotti utilizzando scimpanzé, ma scimmie inferiori (indicate generalmente in inglese con il termine ''monkey'', distinto dal termine ''apes'' riferito alla superfamiglia delle [[hominoidea]], le scimmie antropomorfe).
 
Altri ricercatori invece avevano testato due vaccini CHAT ritrovati al National Institute for Biological Standards and Control di Hertfordshire (UK): anch'essi privi di evidenza sia di HIV/SIV sia di DNA di scimpanzé<ref name="berry">{{Cita pubblicazione |autore=Berry N, Davis C, Jenkins A, Wood D, Minor P, Schild G, Bottiger M, Holmes H, Almond N |titolo=Vaccine safety. Analysis of oral polio vaccine CHAT stocks |rivista=Nature |volume=410 |numero=6832 |pagine=1046–7 |anno=2001 |id=PMID 11323658 |doi=10.1038/35074176}}</ref>.
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La teoria propone che il passaggio del progenitore dell'HIV-1 sia avvenuto durante le campagne di vaccinazione effettuate fra il 1957 e il 1960.
 
In previsione dell'incontro alla Royal Society e nei successivi anni, diversi laboratori di [[microbiologia]] (fra cui il [[Los Alamos National Laboratory]]) hanno effettuato confronti filogenetici e datazioni della sequenza "progenitrice" del gruppo principale dell'HIV-1 (HIV-1 Gruppo M) concludendo tutte che l'introduzione dell'HIV-1 nell'uomo è avvenuta nella prima metà del ventesimo secolo (1915-1941)<ref name=Korber>{{Cita pubblicazione |autore=Korber B, Muldoon M, Theiler J, ''et al'' |titolo=Timing the ancestor of the HIV-1 pandemic strains |rivista=Science |volume=288 |numero=5472 |pagine=1789–96 |anno=2000 |id=PMID 10846155 |doi=10.1126/science.288.5472.1789}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Salemi M, Strimmer K, Hall WW, ''et al'' |titolo=Dating the common ancestor of SIVcpz and HIV-1 group M and the origin of HIV-1 subtypes using a new method to uncover clock-like molecular evolution |rivista=Faseb J. |volume=15 |numero=2 |pagine=276–8 |anno=2001 |id=PMID 11156935}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Sharp PM, Bailes E, Chaudhuri RR, Rodenburg CM, Santiago MO, Hahn BH |titolo=The origins of acquired immune deficiency syndrome viruses: where and when? |rivista=Philos. Trans. R. Soc. Lond., B, Biol. Sci. |volume=356 |numero=1410 |pagine=867–76 |anno=2001 |id=PMID 11405934 |doi=10.1098/rstb.2001.0863 |url=http://journals.royalsociety.org/openurl.asp?genre=article&issn=0962-8436&volume=356&issue=1410&spage=867}}</ref>.
 
La conclusione di questi studi è che il salto di specie che ha effettuato il virus dallo scimpanzé all'uomo è avvenuto nella prima metà del ventesimo secolo, dunque prima delle vaccinazioni africane.
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=== Testimonianze dirette del Dr. Koprowski e altri collaboratori ===
 
Hooper ha sostenuto a più riprese, citando anche testimoni oculari dell'epoca, che il vaccino fosse stato prodotto (per lo meno amplificato) in Congo, con l'utilizzo di reni di scimpanzé<ref name="Peix" />.
 
A più riprese, Koprowski e [[Stanley Plotkin]], all'epoca collaboratore di Koprowski e attuale consigliere della società farmaceutica [[Sanofi Pasteur]], hanno spiegato che non esistono prove che il loro vaccino antipolio fosse stato prodotto localmente in Congo<ref name="ftn202">H. Koprowski, ''Hypotheses and facts'', "Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci", 29 giugno 2001, 356, 831-3.</ref><ref name="ftn203">S.A. Plotkin, ''Untruths and consequences: the false hypothesis linking CHAT type 1 polio vaccination to the origin of human immunodeficiency virus'', "Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci" 29 giugno 2001, 356, 815-23; S.A. Plotkin, D.E. Teuwen, A. Prinzie, J. Desmyter, ''Postscript relating to new allegations made by Edward Hooper at The Royal Society Discussion Meeting on 11 September 2000'', "Philos Trans R Soc Lond B Biol Sci", 29 giugno 2001, 356, 825-9.</ref><ref name="ftn184">S. A. Plotkin, H. Koprowski, ''No evidence to link polio vaccine with HIV...,'' "Nature", 26 ottobre 2000, 407, 941.</ref>.
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Fino al 2003 si era ottenuta una drastica riduzione della diffusione della poliomielite in [[Africa]] con un numero limitato di casi in regioni isolate dell'ovest e casi sporadici nel resto del continente. Successivamente i nuovi casi di poliomielite sono aumentati in [[Nigeria]] e in diverse altre nazioni africane, fenomeno interpretato dagli epidemiologi come risultato del rifiuto da parte di alcune popolazioni della somministrazione del vaccino orale di Sabin ai bambini.
I sospetti e le motivazioni addotte dalle popolazioni locali sono spesso incentrati sul timore che il vaccino possa indurre [[sterilità]] nelle adolescenti<ref name=BBC>BBC News (2005) "Anti-polio vaccine Malians jailed" [http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/4539757.stm online]</ref> ipotesi che appare ampiamente immotivata; pare dunque che il clamore suscitato dall'ipotesi sulle origini storiche dell'AIDS abbia per lo più rinvigorito opinioni preesistenti ed irrazionali.<ref name=Hooper1>Cohen, Jon (2000) "[http://www.uow.edu.au/arts/sts/bmartin/dissent/documents/AIDS/rs/Atlantic.html The Hunt for the Origin of AIDS]" ''Atlantic Monthly'' (Oct), p. 104; see also Ed Hooper's response online [http://www.aidsorigins.com/content/view/128/49/]</ref>
A partire dal 2003, le convinzioni sulla pericolosità del vaccino si sono diffuse tra alcuni componenti della comunità Musulmana in Nigeria. [[Datti Ahmed]] presidente del [[Supremo Consiglio Nigeriano per la Sharia]] ha affermato:
 
{{Quote|Noi crediamo che questi moderni Hitler abbiano delibertamente avvelenato il vaccino orale antipolio con farmaci che inducono la sterilità e virus responsabili di HIV e AIDS<ref name=Jegede/>}}
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== Note ==
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== Voci correlate ==