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[[File:Famiglie sfollati ottobre 1946.jpg|miniatura|destra|Ottobre 1946: famiglie italiane sfollate ospitate nel corridoio di una scuola]]
[[File:Sfollati italiani attendono in un punto di raccolta ad Anzio l'imbarco sulle navi che li porteranno ad Napoli giugno 1944.jpg|miniatura|destra|Giugno 1944: Sfollati italiani attendono in un punto di raccolta ad [[Anzio]] l'imbarco sulle navi che li porteranno a [[Napoli]]]]
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== Storia ==
Durante la [[secondaSeconda guerra mondiale]], in molte città d'[[Europa]] si verificarono considerevoli spostamenti di masse urbane, costrette a ''sfollare'' dalle città e verso le campagne, principalmente a causa del massiccio impiego dell'[[aeronautica militare|aviazione]] nel conflitto, utilizzata per [[Bombardamento|bombardare]] i centri industriali e i grandi centri abitati delle parti avverse.
 
Il fenomeno degli ''sfollati'' assunse una grande dimensione in [[Italia]], particolarmente nelle città del [[Nord]] come [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]] che, dotate di vaste aree industriali, erano frequentemente soggette a bombardamenti.
 
In tale periodo venne in uso, nel linguaggio burocratico e giornalistico, il sostantivo "sfollandi", creato sul modello dei [[Gerundivo|gerundivi latini]], per indicare coloro che si apprestavano a sfollare o si trovavano nella condizione di dover sfollare per motivi bellici.<ref>[[Vocabolario Treccani]], voce dedicata</ref>
 
== Caratteristiche ==
Oltre ai pericoli sopportati per azioni belliche, lo ''sfollamento'' avviene anche di fronte alla generale difficoltà di reperire cibo nei grandi centri abitati per la penuria di rifornimenti dovuta alla ridotta produzione, alle [[requisizione|requisizioni militari]] e alle difficoltà di trasporto.
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==