Lisicle (V secolo a.C.): differenze tra le versioni

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Secondo [[Eschine Socratico]], Lisicle visse con [[Aspasia di Mileto|Aspasia]] dopo la morte di Pericle ed ebbe un figlio da lei. Eschine Socratico attribuisce all'aiuto di Aspasia i successi politici di Lisicle.<ref>Plutarco, ''Pericle'', 24.</ref> Durante la [[guerra del Peloponneso]] Lisicle fu dei più estremisti: egli era convinto dell'utilitá di muovere guerra a [[Sparta]], per via della malcelata invidia di quest'ultima verso la preminenza di Atene. Per tale motivo, secondo Lisicle, una guerra preventiva contro Sparta non solo era inevitabile ma anche benvenuta. [[Aristofane]] lo scherní dicendo che per mestiere faceva il commerciante di pecore.<ref>Aristofane, ''I cavalieri'', 132</ref>
 
Lisicle venne ucciso in battaglia nel 428 a.C.. Gli ateniesi spedirono dodici navi per raccogliere le contribuzioni obbligatorie che imponevano ai loro alleati, con Lisicle e altri quattro comandanti. Dopo aver viaggiato per posti diversi e riscosso le contribuzioni Lisicle si inoltró nella pianura del fiume [[Meandro (fiume)| Meandro]], in [[Caria]]. Attaccato dai [[Cari]], venne ucciso assieme a molti suoi soldati.<ref>Tucidide, III, 19.</ref>
 
==Note==
{{<references}}/>
 
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