Opera poligonale: differenze tra le versioni

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[[File:ItalyPietrabbondanteTeatroOpPoligonale.jpg|thumb|left|upright=1.4|Opera poligonale di "terza maniera" nel teatro antico del centro [[Sanniti|sannita]] di [[Pietrabbondante]] ([[Provincia di Isernia|IS]])]]
 
Dopo che se so stufati de fa le capanne, hanno iniziato a costruì co le pietre.
L''''opera poligonale''' (''opus poligonalis'', ''opus siliceum'') è una [[Tecnica edilizia romana|tecnica di costruzione antica]] diffusa nell'[[Italia centrale]], tra il [[VII secolo a.C.|VII]] ed il [[IV secolo a.C.]]<ref>[http://www.ilmessaggero.it/HOME_ROMA/CULTURASPET/i_segreti_archeologici_delle_mura_poligonali/notizie/75658.shtml Il Messaggero, 05-10-2009]</ref> ed applicata anche in altre epoche storiche.
 
La prima opera pe fa i muri e l'Opus Siliceum. Praticamente prendevano le pietre che trovavno e le attaccavano così come capitava però sempre in modo che il muro si reggesse, perchè ovviamente non avrebbe fatto piacere a nessuno ritrovarsi con dei sassi in testa la notte.
Consiste nella sovrapposizione di massi in pietra non lavorati o poco lavorati, anche di notevoli dimensioni, senza ausilio di [[malta (materiale)|malta]] o altri leganti. Lo stesso peso dei massi utilizzati assicura, infatti, la stabilità delle strutture che, in genere, presentano uno spessore maggiore alla base e si rastremano (assottigliano) verso l'alto.
 
L'Opus Siliceum c'ha le pietre tuttse storte però non sporgono dal muro che rimane più o meno liscio.
La tecnica venne utilizzata, in particolare, per le mura cittadine, o altre [[fortificazioni]], e per terrazzamenti e podi di [[Tempio|templi]], opere in genere costruite sui pendii. Spesso i massi, raccolti nella parte alta del pendio, venivano semplicemente fatti scivolare verso il basso, raggiungendo la sommità del muro in costruzione, in genere appoggiato ad un terrapieno.
 
Poi c'è l'opus quadratum che invece è iniziato quando so nati i primi ingegneri, perchè si sa che gli ingegneri fanno tutto quadrato e rettangolare. Però il muro è più ordinato e carino da vedere anche se dipende dai propri gusti ovviamente.
In opera poligonale sono costruite le mura urbane di numerosi centri del [[Lazio meridionale]], come ad esempio nelle città di ''Anxur'' ([[Terracina]]), ''Aletrium'' ([[Alatri]]), ''Circei'' (presso [[San Felice Circeo]]), ''Cora'' ([[Cori]]), ''Ferentinum'' ([[Ferentino]]), ''Norba'' (presso [[Norma (Italia)|Norma]]), ''Praeneste'' ([[Palestrina]]), ''Setia'' ([[Sezze]]), ''Signia'' ([[Segni (Italia)|Segni]]).
 
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Ne erano state distinte quattro "maniere", che, sebbene rappresentino dal punto di vista della tecnica un progressivo miglioramento, danno dal punto di vista cronologico solo un'indicazione di massima: le tecniche più antiche continuavano infatti ad essere utilizzate.
 
I materiali impiegati sono prevalentemente pietre [[Calcare|calcaree]] locali, disponibili sul luogo stesso della costruzione.
 
*Nella ''I maniera'' i massi sono utilizzati come trovati in natura, senza lavorazioni o solo sommariamente sbozzati, con ampi interstizi riempiti da schegge e frammenti di rincalzo.
 
*Nella ''II maniera'' i massi vengono scelti con maggior cura e subiscono una grossolana lavorazione, soprattutto sui piani di posa e sulla faccia in vista, I giunti sono più precisi e gli interstizi, sempre riempiti con schegge e materiale di risulta, più piccoli. Questa tecnica veniva utilizzata in zone di pendio dove i massi venivano appoggiati al terreno per favorirne l'equilibrio.
 
*Nella ''III maniera'' la pietra viene lavorata in modo che le superfici di contatto coincidano perfettamente, senza interstizi; sulla faccia in vista sono perfettamente piani, di forma poligonale si adattano perfettamente gli uni agli altri. Si cura che i piani di posa non siano troppo accentuatamente inclinati.
 
*Nella ''IV maniera'' i piani di appoggio tendono a divenire orizzontali, pur restando discontinui, e i blocchi tendono ad assumere una forma parallelepipeda. A volte, questa tendenza alle forme parallelepipede nei blocchi dipende dalle caratteristiche naturali della pietra utilizzata, quando questa tende a fratturarsi secondo piani paralleli tra loro. In questa tecnica ci si concentra anche sull'aspetto decorativo che diventa un [[Bugnato]].
 
==Note==