L'ironia del destino, oppure Buona sauna!: differenze tra le versioni

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La chiave della trama è la relativa uniformità dell'architettura pubblica durante l'[[Stagnazione Brezhneviana|era di Brezhnev]]. Ciò è reso esplicito in un prologo umoristico [[cartone animato|animato]], in cui gli architetti sono scavalcati dai politici e dai burocrati, facendo sì che l'intero pianeta venga riempito da edifici identici e poco fantasiosi - del tipo che effettivamente si trova nelle periferie di ogni città, in special modo in [[Unione Sovietica]] - identici persino nelle chiavi delle porte degli appartamenti.
 
Seguendo la tradizione annuale, un gruppo di amici si riunisce presso una [[sauna]] a [[Mosca (Russia)|Mosca]] per festeggiare il [[Capodanno]]. Tutti loro si ubriacano festeggiando l'imminente matrimonio tra il personaggio maschile centrale, il modesto medico Ženja (Eugenio) Lukašin ([[Andrej Mjagkov]]), e Galja ([[Olga Naumenko]]). Dopo la sauna, uno degli amici, Pavlik ([[Aleksandr Širvindt]]), deve prendere un aereo per [[San Pietroburgo|Leningrado]]; Ženja, a sua volta, dovrebbe andare a casa per festeggiare il Capodanno con la fidanzata. Sia Ženja che Pavlik, avendo bevuto di troppo, perdono conoscenzala cognizione della realtà. Gli altri due amici non ricordanoricordando qualechi deitra loroPavlik amicie Ženja deve prendere l'aereo, alla fine decidono erroneamente che èsia Ženja e lo imbarcano sull'aereo al posto di Pavlik. Sull'aereo si addormenta sulla spalla del suo vicino, interpretato dal regista Rjazanov in un breve [[cameo]], che lo aiuta a sbarcare dall'aereo a Leningrado. Ženja si sveglia nell'aeroporto di Leningrado convinto di essere ancora a Mosca. Prende un taxi e, ancora piuttosto ubriaco, dà all'autista il suo indirizzo. Si scopre che a Leningrado c'è una strada con lo stesso nome (''ulica Stroitelej'', via dei Muratori), con un edificio al suo indirizzo esattamente identico a quello di Ženja. La chiave di Ženja apre la porta dell'appartamento col suo stesso numero (come accennato nella narrazione introduttiva, in cui si è detto "...costruire appartamenti standard con blocchi standard"). All'interno, anche l'arredamento e l'aspetto dell'appartamento sono quasi identici a quelli dell'appartamento di Ženja. Ženja è troppo ubriaco per notare le differenze e va a dormire. Più tardi la vera inquilina, la maestra Nadja Ševelëva ([[Barbara Brylska]]), arriva a casa e vi trova un estraneo che dorme nel suo letto. A peggiorare le cose, il fidanzato di Nadja, il "[[self-made-man]]" sovietico Ippolit ([[Jurij Jakovlev]]), arriva prima che Nadja riesca a convincere Ženja ad alzarsi e andarsene.
 
== Note ==