Festa dei Ceri: differenze tra le versioni

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La '''Festa dei Ceri''' si svolge a [[Gubbio]] il [[15 maggio]] d'ogni anno e consiste nel trasporto di corsa di tre macchine a spalla (Ceri) coronate da statue di Santi: [[Ubaldo Baldassini|Sant'Ubaldo]] (patrono di Gubbio), [[San Giorgio]] e [[Antonio abate|Sant'Antonio Abate]]. È una delle più antiche manifestazioni [[Folclore|folcloristiche]] italiane<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Menichetti, Piero Luigi|titolo=Ceri di Gubbio dal XII secolo|anno=1980|editore=Rubini & Petruzzi|città=Città di Castello|p=|pp=|ISBN=}}</ref> e non è da confondersi con una [[rievocazione storica]], infatti si tratta di un evento che si ripete annualmente ed ininterrottamente dal [[1160]]. La festa riveste ancora oggi un ruolo fondamentale, sia dal punto di vista sociale<ref>{{Cita libro|autore=Monacelli, Anna Maria|titolo=C’arvedemo ‘l giorno dei ceri (i modi di dire e gli eventi linguistici).|anno=1993|editore=|città=Gubbio|p=|pp=|ISBN=}}</ref> che da quello culturale<ref name=":14" /> per la comunità eugubina. È vissuta con grande attaccamento da tutta la cittadinanza ed è caratterizzata da forti passioni e sentimenti che ne esprimono valori e contraddizioni<ref>{{Cita libro|autore=Del Ninno, Maurizio|titolo=La Corsa dei Ceri a Gubbio. Stato di una ricerca|anno=1983|editore=Quaderni di Antropologia e Semiotica|città=Urbino|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Tali sono l'importanza e la popolarità, anche a livello regionale, della manifestazione, che dal [[1973]] i Tre Ceri rappresentano il simbolo della [[Umbria|Regione Umbria]] e sono stilizzati nel gonfalone e nella bandiera ufficiale di questa<ref name=":11">{{Cita web|url=http://www.consiglio.regione.umbria.it/stemma-gonfalone/la-storia|titolo=Stemma gonfalone|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>.
 
== Storia ==
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Secondo l'ipotesi "pagana" la Festa dei Ceri avrebbe origine da riti pagani precristiani, forse da una cerimonia in onore della dea Cerere (da cui il nome ceri), legata al risveglio della primavera. Questa interpretazione della festa già ipotizzata nel 1684 da Bonaventura Tondi<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Tondi, Bonaventura|titolo=L'esemplare della gloria, o vero, I fasti sacri, politici e militari dell'antichissima città di Gubbio|anno=1684|editore=Forni|città=Venezia|p=|pp=|ISBN=}}</ref> fu approfondita da Herbert M. Bower (1897)<ref>{{Cita libro|autore=Bower, Herbet Morris|titolo=The Elevation and Procession of the Ceri at Gubbio|anno=1897|editore=Nutt|città=London|p=|pp=|ISBN=}}</ref>un antropologo inglese che accostò molti aspetti della festa al rituale descritto nelle Tavole Eugubine e congetturò che i Ceri fossero una testimonianza dell'"antico e diffuso culto dello Spirito dell'Albero". L'ipotesi "pagana" venne accolta da tutti i linguisti e gli antropologi<ref>{{Cita libro|autore=Seppilli, Anita; Costantini, Fernando|titolo=I ceri di Gubbio: saggio storico-culturale su una festa folcloristica|anno=1972|editore=Annali della Facoltà di lettere e filosofia|città=Perugia|p=|pp=|ISBN=}}</ref>, e trovò ovviamente molti sostenitori negli ambienti anticlericali.
 
In base all'ipotesi "eroica" la festa celebra il ricordo della vittoria su undici città alleate contro Gubbio riportata dagli eugubini nel 1151, per intercessione miracolosa del vescovo Sant'Ubaldo, patrono ma anche padre della patria<ref name=":22">{{Cita libro|autore=Magherini Graziani G.|titolo=La Festa dei Ceri a Gubbio|anno=1883|editore=L’Illustrazione Italiana”, a. X, n. 24,|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>. Secondo questa teoria i Ceri sarebbero dei carri-trofei di guerra e la parola "cero" potrebbe derivare da carroccio<ref name=":22" />. L'ipotesi "eroica" fu formulata da don Angelo Carucci (1605)<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Carucci, Angelo|titolo=Allegrezze fatte in Gubbio per la solennità del natale del Ser.mo Federico Ubaldo prencipe d’Urbino|anno=1605|editore=Archivio Curia Vescovile|città=Gubbio|p=|pp=|ISBN=}}</ref> e successivamente da Girolamo Beni (1848)<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Menichetti, Piero Luigi|titolo=Ceri di Gubbio dal XII secolo|anno=1980|editore=Rubini & Petruzzi|città=Città di Castello|p=|pp=|ISBN=}}</ref>, trovando un discreto consenso nel periodo risorgimentale ed in quello del ventennio fascista<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Barbi, Adolfo|titolo=La Festa dei Ceri durante il regime fascista (1931-1940)|anno=2001|editore=Edizioni Ceraiole|città=Gubbio|p=|pp=|ISBN=}}</ref>.
 
=== Medioevo ===