Rinculo: differenze tra le versioni

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Il rinculo ed il rilevamento sono fenomeni che si verificano al momento in cui la forza che spinge il proiettile inizia la sua azione. Nel caso di un'arma provvista di canna, quindi, ciò accade quando il proiettile si trova ancora all'interno di essa: i gas che si sprigionano nel momento in cui la polvere inizia la sua combustione, potendosi espandere solo orizzontalmente, spingono in avanti il proiettile e all'indietro la culatta (e quindi l'arma). Naturalmente, l'azione è molto più efficace sul proiettile poiché esso pesa molto meno dell'arma. La forza di rinculo non ne influenzerà la traiettoria essendo un vettore che agisce sull'asse della canna stessa; il rilevamento invece, essendo un vettore forza applicato alla volata e diretto verso l'alto, produrrà un effetto sul moto del proiettile, anche se nella pratica non ne compromette eccessivamente la traiettoria.
 
Considerando ad esempio un proiettile con una velocità di 300 m/s (pari a 30.000 cm /s) sparato da una canna della lunghezza di 20 cm, il "tempo di canna" (il tempo impiegato dal proiettile per percorrere la canna stessa) è di 1/1.500 di secondo (30.000 cm/s diviso 20 cm), pari a circa 0,7 millesimi di secondo. In questa frazione di secondo, l'effetto del vettore rilevamento diventa minimo e la traiettoria del proiettile ne risulterà alterata verso l'alto di una quantità pressoché trascurabile. Questo effetto, però, variando con la velocità ed il peso dei proiettili, la lunghezza della canna, la conformazione dell'arma (è rilevante l'altezza dell'asse della canna rispetto all'impugnatura) ed il suo peso (e la relativa [[inerzia]]), nonché il modo con cui l'arma stessa viene impugnata, potrebbe in certi casi non essere del tutto trascurabile e le Casecase costruttrici sono costrette a tenerne conto (su valori medi) nella taratura delle mire.
 
Certamente il rilevamento, pur essendo poco o pochissimo influente sulla traiettoria del proiettile, può disturbare il tiro di precisione in quanto l'arma si muove nella mano o sulla spalla: per questo motivo sono stati ideati sistemi per ridurlo al minimo, il più comune dei quali (ad esempio nei fucili usati per le gare di [[tiro a volo]]) consiste nel praticare alcuni piccoli fori (detti ''di compensazione'') sulla parte alta della canna in prossimità della volata in modo che, allo sparo, una piccola parte dei gas di lancio fuoriesca attraverso di essi in modo che l'arma, per il terzo principio della dinamica, tenda a spostarsi verso il basso. Una corretta progettazione dell'ampiezza dei fori e della loro posizione può compensare pressoché totalmente il rilevamento.