Daniel Passarella: differenze tra le versioni

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[[File:Daniel Passarella - AC Fiorentina.jpg|thumb|upright=0.7|left|Passarella in azione alla Fiorentina]]
 
Discendente di [[Immigrazione|immigrati]] [[italiani]] provenienti da [[Catania]], Passarella iniziò a giocare con una squadra locale, il [[Club Atlético Sarmiento|Sarmiento de Junín]]. Qui fu notato dai dirigenti del [[Club Atlético River Plate|River Plate]], che nel [[1974]] lo ingaggiarono. Titolare fin dal primo momento, nel [[1977]] segnò 24 gol nella [[Campionato argentino di calcio|massima serie]] argentina. Con il River vinse tanti trofei, e nell'[[estate]] del [[1982]], subito dopo il Mondiale '82 in Spagna, si trasferì in [[Italia]].
 
Ingaggiato dalla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], dopo quattro buone stagioni nella squadra toscana venne acquistato dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] per un miliardo di lire.<ref>{{Cita libro|titolo=Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012|editore=Panini|anno=2012|mese=maggio|giorno=21|p=10|volume=Vol. 3 (1986-1987)}}</ref> Durante la sua militanza in neroazzurro si rese protagonista di un episodio sgradevole: mentre si stava disputando [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]-Inter dell'8 marzo 1987 colpì con due calci un giovane raccattapalle "colpevole" di aver ritardato la consegna del pallone. Il gesto gli costò sei giornate di squalifica, poi ridotte a cinque,<ref>[http://www.calciopro.com/regole/quando-il-raccattapalle-diventa-protagonista/ Quando il raccattapalle diventa protagonista] Calciopro.com.</ref> e le scuse ufficiali al ragazzo da parte della società che gli donò 5 milioni di lire.<ref>{{Cita libro|titolo=Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012|editore=Panini|anno=2012|mese=maggio|giorno=21|p=6|volume=Vol. 3 (1986-1987)}}</ref>