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* Formazione di mine all'interno della foglia, con un'estensione che può coinvolgere l'intero lembo fogliare o buona parte di esso, pregiudicando la funzionalità dell'apparato assimilante o causando, nella migliore delle ipotesi, danni di tipo estetico negli ortaggi e nelle piante ornamentali. Questo comportamento si riscontra per lo più negli Agromizidi e negli Antomiidi.
 
[[File:Medfly-USDA-k8898-2 insect.jpg|thumb|left|''[[Ceratitis capitata]]'', uno degli insetti più dannosi alla frutticoltura mediterranea e tropicale.]]
Le specie di maggiore importanza economica rientrano nella famiglia dei Tefritidi e causano danni di grande entità sulle produzioni frutticole su estese regioni, arrivando anche alla perdita dell'intero raccolto e rappresentano autentici flagelli per la loro polifagia, l'aggressività sulle colture e la difficoltà di controllo con metodi di lotta convenzionali. Tali sono ad esempio la ''[[Ceratitis capitata]]'' (mosca mediterranea della frutta) o la ''[[Bactrocera dorsalis]]'' (mosca orientale della frutta), quest'ultima presente attualmente solo nel [[Regione orientale|sudest asiatico]] e in [[Nordamerica]]. Nella regione mediterranea sono particolarmente temibili la ''[[Bactrocera oleae]]'' (mosca delle olive) e la ''[[Rhagoletis cerasi]]'' (mosca delle ciliegie), entrambe considerate i fitofagi più dannosi, rispettivamente, dell'[[Olea europaea|olivo]] e del [[Prunus avium|ciliegio]]. Ancora più temibile, nella regione mediterranea, è la ''Ceratitis capitata'', che colpisce gran parte delle produzioni frutticole estive e autunnali nelle stazioni più calde.