Ragazzi di via Panisperna: differenze tra le versioni

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==Storia==
[[File:Rasetti, Fermi, Segrè.jpg|thumb|left|Da sinistra: Franco Rasetti, Enrico Fermi ed Emilio Segrè in [[Abbigliamento accademico|toga]]]]
Il gruppo nacque grazie all'interessamento di [[Orso Mario Corbino]], fisico, già ministro, senatore e direttore dell'Istituto di fisica di via Panisperna, il quale riconobbe le qualità di Enrico Fermi e si adoperò perché fosse istituita per lui nel [[1926]] la prima cattedra italiana di [[Fisica teorica]]. A partire dal [[1929]], Fermi e Corbino si dedicarono alla trasformazione dell'Istituto in un moderno centro di ricerca. Per il settore sperimentale, Fermi poté contare su un gruppo di giovani fisici: [[Edoardo Amaldi]], [[Franco Rasetti]] ed [[Emilio Segrè]], ai quali nel [[1934]] si aggiunsero [[Bruno Pontecorvo]] e ilIl chimico [[Oscar D'Agostino]]; in campo teorico, si distingueva la figura di [[Ettore Majorana]].
 
Le loro ricerche di laboratorio riguardarono inizialmente la [[spettroscopia]] atomica e molecolare, quindi si orientarono verso lo studio sperimentale del [[nucleo atomico]]: attraverso il bombardamento di varie sostanze mediante [[Neutrone|neutroni]], ottenuti irradiando il [[berillio]] con [[Particella α|particelle alfa]] emesse dal [[radon]], che è un gas fortemente [[Radioattività|radioattivo]], fu possibile rendere artificialmente radioattivi numerosi elementi stabili. Sul versante teorico, importantissimi per la comprensione della struttura del nucleo atomico e delle forze che vi agiscono furono i lavori di Majorana ([[forze di Majorana]]) e di Fermi, il quale tra il [[1933]] e il [[1934]] pubblicò la fondamentale teoria del [[decadimento beta]].