Palazzo Bernardo e Giuseppe De Franchi: differenze tra le versioni

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L'edificio, con sopraelevazioni del [[XIX secolo]], ha un [[portale]] in stile [[Ordine dorico|dorico]] che, attraverso l'atrio tramezzato da una bottega, introduce su un ampio cortile loggiato.
 
Con i bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]], oltreil palazzo ebbe seri danni alle operedecorazioni andateinterne. distrutte,oggi siè sonopossiile peròamirare conservatidue saloni monumentali con gli [[affreschi]] di [[Bernardo Castello]], ''Scene della [[Gerusalemme]] liberata'', e di [[Domenico Fiasella]], ''[[Sansone]] che stermina i [[Filistei]]''. Gli affreschi del Castello furono eseguiti nel primo decennio del Seicento, dopo che il pittore, che aveva lo studio nella stessa piaza della Posta, aveva illustrato l'edizione genovese della ''[[Gerusalemme liberata|Gerusalemme Liberata]]'' del 1590, essendo stato poco tempo prima a Ferrara per conoscere personalmente il [[Torquato Tasso|Tasso]]<ref>CASTELLO, Bernardo, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 21 (1978), di '''Giuliana Biavati'''
</ref>.
 
Il piano nobile del palazzo è stato sede provinciale del [[Partito Socialista Italiano]] dal 1952 al 2003,anno in cui la proprietà dei due piani nobili dell'edificio è stata ceduta per poco meno di 1 miliardo di lire a privati.
 
== Voci correlate ==
* [[Genova]]
* [[Centro storico di Genova]]
* [[Rolli di Genova]]