Kenning: differenze tra le versioni

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La parola ''kenning'' deriva dal [[Lingua norrena|norreno]] ''kenna eitt við'', "esprimere una cosa in termini di un'altra". La letteratura norrena, [[letturatura anglosassone|anglosassone]] e [[letteratura celtica|celtica]] fanno larghissimo uso di questo artificio; associate con la pratica dell'[[allitterazione]], molte kenningar sono divenute formule tradizionali riproposte attraverso i secoli da diversi autori.
 
La comprensione delle ''kenningar'' è spesso molto difficile per il lettore moderno, soprattutto perché lo sviluppo della metafora implica riferimenti anche molto specifici a episodi della [[mitologia norrena|mitologia]]. La poesia degli [[scaldi]] è particolarmente nota per l'uso frequentissimo di ''kenningar'', talvolta anche combinate in catene di sostituzioni successive, con risultati spesso ancora più oscuri per il lettore inesperto. Così, per esempio, la "danza del verme della rugiada del massacro" è la battaglia, perché "la rugiada del massacro" è il [[sangue]], "il verme del sangue" è la [[spada (arma)|spada]], e la "danza delle spade" è la battaglia. L'[[Edda in prosa (''[[Skáldskaparmál]]'') di [[Snorri Sturluson]] mostra chiaramente l'importanza di questo artificio letterario nel mondo norreno: si tratta infatti di un testo inteso come "manuale di riferimento" per aspiranti poeti, e ha lo scopo principale di spiegare l'origine e il significato di molte ''kenningar'' tradizionali.
 
== Esempi di kenningar ==