Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze: differenze tra le versioni

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|data=[[1431]]-[[1445]]
|accettato=[[Chiesa cattolica|cattolici]] (XVII)|precedente=[[Concilio di Costanza]], il [[Concilio di Siena]] non è stato riconosciuto|successivo=[[Concilio Lateranense V]]|convocato=[[papa Martino V]]|presieduto=cardinale [[Giuliano Cesarini (1398-1444)|Giuliano Cesarini]], successivamente [[papa Eugenio IV]]|partecipanti=inizialmente in scarso numero, poi 117 dalle chiese latine, 37 dalle chiese bizantine|argomenti=[[Ussiti]], [[Scisma d'Oriente-Occidente]]|documenti=varie bolle papali, riconciliazione con le [[ortodossia|chiese ortodosse]] di breve durata (eccetto [[Europa danubiana]]), riconciliazione con la [[Chiesa cattolica armena]] (senza effetti fino al [[1740]])|scismatici=}}
Il '''Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze''' fu convocato da [[papa Martino V]] ([[1417]]-[[1431]]) nel [[1431]], in applicazione di una disposizione conciliare (il ''[[Decreto Frequens]]'') del Concilio di [[Costanza (Germania)|Costanza]], che prevedeva, con il decreto ''Frequens'', la tenuta periodica di un concilio della [[Chiesa cattolica]]. Iniziato nel 14411431, Esso si svolse in più sedi, prima a Basilea, poi a Ferrara, poi a Firenze ed infine a Roma, ove si chiuse nel 1445.
 
Gli scopi del concilio erano i seguenti: 1) trattare l'unione con la [[Chiesa ortodossa]]; 2) estirpare l'[[Hussiti|eresia hussita]] e 3) riformare la Chiesa.