Partenope (sirena): differenze tra le versioni

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Le poche notizie che ci sono giunte al riguardo concernono soltanto una [[Corsa (sport)|corsa]] con le [[fiaccola|fiaccole]] che ogni [[anno]] si compiva in suo [[onore]] (le cosiddette ''Lampadedromie''); tuttavia il nome di quella che pare fosse la più bella sirena del golfo, sepolta secondo la [[leggenda]] sempre nelle vicinanze di [[Napoli]], rimane oggi utilizzato per definire la regione napoletana. Pare che la sirena in questione sia morta nel luogo in cui oggi sorge [[Castel dell'Ovo]] e proprio lì sia stata sepolta una dei patroni di Napoli, [[santa Patrizia]].
[[File:D.G.U. (1831) Vol. IV.2 Sirena Partenope di Napoli.jpg|thumb|La sirena Parthenope]]
Molte sono le leggende che la riguardano: secondo alcune, morì dopo un rifiuto da parte di [[Ulisse]]<ref>Licofrone, ''[[Alessandra di Licofrone|Alessandra]]''.</ref>; altre raccontano, invece, che Parthenope ebbe una storia con un uomo greco e con questi fuggì su un'isola del tutto sconosciuta. Secondo un'altra leggenda, invece, gli [[Argonauti]] passarono per l'isola dove viveva la sirena e [[Orfeo]], che anche prese parte alla spedizione, suonò la cetra; Parthenope morirà quindi suicida, affogandosi in mare.<ref>[[Apollonio Rodio]] 4, 891-921 e 4, 1264-1290.</ref>
 
Da fonti leggendarie e definibili antropologiche, sembra che proprio da queste due figure nasca la città di Napoli.
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A Napoli la sirena Parthenope era venerata come dea protettrice; per esempio, [[Virgilio]] utilizzerà il suo nome in senso poetico.<ref>[[Virgilio]], ''[[Georgiche]]'' 4, 564.</ref> Anche Napoleone utilizzerà questo toponimo quando fondò la [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Parthenopea]], altrimenti detta Repubblica Napoletana del 1799 (del resto, ancora oggi in tedesco si ricorda questa repubblica come ''Parthenopäische Republik'').
 
Una buona descrizione di Parthenope è offerta da [[Matilde Serao]]: {{quotecitazione|Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene (...) quando vediamo comparire un'ombra bianca allacciata ad un'altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell'aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull'arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d'amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale ...è…è l'amore.}}
Una buona descrizione di Parthenope è offerta da [[Matilde Serao]]:
 
{{quote|Parthenope non è morta, Parthenope non ha tomba, Ella vive, splendida giovane e bella, da cinquemila anni; corre sui poggi, sulla spiaggia. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori, è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene (...) quando vediamo comparire un'ombra bianca allacciata ad un'altra ombra, è lei col suo amante, quando sentiamo nell'aria un suono di parole innamorate è la sua voce che le pronunzia, quando un rumore di baci indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i baci suoi, quando un fruscio di abiti ci fa fremere è il suo peplo che striscia sull'arena, è lei che fa contorcere di passione, languire ed impallidire d'amore la città. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non muore, non ha tomba, è immortale ...è l'amore.}}
== Note ==
<references />
 
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