Canone (arte): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 93.39.154.202 (discussione), riportata alla versione precedente di Epìdosis
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
Il '''canone''' (dal greco kanon=regola) viene definito come l'insieme di norme rigorose che hanno lo scopo di ottenere un equilibrio compositivo in modo da giungere ad opere che appaiano perfette e armoniosamente proporzionate. Il canone in arte è un concetto evolutivo, che ha influenza sulla [[Società (sociologia)|società]] e ne subisce gli influssi. Pur rispondendo ai contenuti programmatici di una scuola o di uno [[Statuto (diritto)|statuto]] o di un [[manifesto (programma)|manifesto]] e rispettando una determinata conformità alla loro applicazione, contiene già gli elementi di [[contraddizione]] per la creazione di un nuovo canone artistico.
 
== Storia ==
{{S sezione|arte}}
Solo dopo la [[preistoria]] e l'arte [[mesopotamiaMesopotamia|mesopotamica]] cominciano a determinarsi dei criteri in ambito artistico.
 
=== [[Arte egiziana|Arte egizia]] ===
In [[Egitto]] il canone artistico non era sempre una norma seguita e rispettata, soprattutto per quanto riguarda l'[[architettura]]. I criteri venivano man mano "aggiornati". Il canone egiziano solitamente era applicato più per fini pratici che per funzionalità estetiche. Il sistema di quadrettatura sui blocchi da scolpire permise di realizzare raffigurazioni identiche ma di dimensioni diverse.<ref name ="M">{{Cita libro |titolo = "Le Muse", |editore = De Agostini, |città = Novara, |anno = 1964, |volume = Vol. III, pag.|pagine = 39-40}}</ref>
 
Nella pittura gli egiziani erano più inflessibili, e gli [[affresco|affreschi]] (soliti delle costruzioni [[funerale|funerarie]]) erano riportati su due sole [[dimensione|dimensioni]], e non in tre. Le figure umane ottenevano così delle posizioni impossibili: spalle di fronte, la testa, le gambe e il bacino di profilo, i piedi identici e non sembrano avere dita; la faccia è di profilo tranne l'[[occhio]] che è invece frontale.
La figura umana veniva rappresentata all'interno di una griglia di 18 quadrati (la prima linea partiva dalla pianta dei piedi mentre l'ultima arrivava all'altezza dell'attaccatura dei capelli): essa è presente sin dal primo documento giunto fino a noi (la tavoletta di Narmer), tuttavia nel periodo tardo i quadrati aumentano a 22.
 
=== [[Arte greca]] ===
{{Vedi anche|Canone di Policleto}}
Per quanto concerne il periodo arcaico non è stato ancora possibile ricostruire i supposti canoni applicati alla statuaria dalle scuole artistiche greche sia per la mancanza quasi assoluta di riscontri letterari, sia perché le ricerche basate sulla misurazione di originali non hanno potuto fornire un valido aiuto: le soluzioni fino ad oggi proposte si presentano radicalmente divergenti.
Riga 24:
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
'''{{Cita testo |cognome = Spina, |nome = Santo Daniele,''' ''|titolo = Gli studi sul canone della scultura greca arcaica (1866-1992)'' in|pubblicazione = ''Accademia divScienzedi Scienze lettere e belle arti degli Zelanti e dei Dafnici. Memorie e Rendiconti'',' |serie = serie V, |volume = vol. II, 2003, |città = Acireale, |data = dicembre 2004, pp.|pagine = 417-438.}}
 
'''Spina, Santo Daniele,''' ''Gli studi sul canone della scultura greca arcaica (1866-1992)'' in ''Accademia divScienze lettere e belle arti degli Zelanti e dei Dafnici. Memorie e Rendiconti'','serie V, vol. II, 2003, Acireale, dicembre 2004, pp. 417-438.
 
== Voci correlate ==