Oratorio di San Lorenzo (Palermo): differenze tra le versioni

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L''''oratorio di San Lorenzo''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[chiesa cattolica|cattolico]] situato nel [[centro storico di Palermo]] ove si trovano molti oratori sorti tra la fine del [[Cinquecento]] e il secolo successivo. È ubicato nel mandamento [[Tribunali (Palermo)|Kalsa o Tribunali]] nei pressi di [[Cassaro (Palermo)|Corso Vittorio Emanuele]] adiacente alla [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|basilica di San Francesco d'Assisi]].
 
La denominazione di oratorio, nei documenti d'epoca, fa riferimento alla sede architettonica ed istituzionale di unacompagnie, compagniaconfraternite e congregazioni, lale qualequali eraerano un'associazioneassociazioni di secolarilaici attendenti ad esercizi spirituali ed obbedienteobbedienti ad un regolamento che disciplinava i rapporti con ila conventiChiesa in materia di culto.<ref>Pagina 108, Abate [[Francesco Sacco]], "''Dizionario geografico del Regno di Sicilia''", [https://books.google.it/books?id=v3WGCdFL0JoC], Palermo, Reale Stamperia, 1800</ref>
 
{{citazione|Corsi a quell’oratorio in via Immacolatella, proprio dietro la chiesa del convento mio. Entrai: mi parve d’entrare in paradiso. Torno torno alle pareti, in cielo, sull’altare, eran stucchi finemente modellati, fasce, riquadri, statue, cornici, d’un color bianchissimo di latte, e qua e là incastri d’oro zecchino stralucente, festoni, cartigli, fiori e fogliame, cornucopie, fiamme, conchiglie, croci, raggiere, pennacchi, nappe, cordoncini... Eran nicchie con scene della vita dei santi Lorenzo e Francesco, e angeli gioiosi, infanti ignudi e tondi, che caracollavan su per nuvole, cortine e cascate, a volute, a torciglioni. Ma più grandi e più evidenti eran statue di donne che venivano innanti sopra mensolette, dame vaghissime, nobili signore, in positure di grazia o imperiose. Ero abbagliato, anche per un raggio di sole che, da una finestra, colpendo la gran ninfa di cristallo, venia ad investirmi sulla faccia.|[[Vincenzo Consolo]]<ref>''Retablo'', Sellerio editore Palermo, 2009.</ref>}}