Bey (carica): differenze tra le versioni

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Il termine '''bey''' (dal [[Lingua turca|turco antico]] ''beg'', ossia "signore", che originò l'[[Lingua araba|arabo]] '''<big>بك</big>''' / ''bek''; e l'ottomano '''<big>بگ</big>''' / ''beg'') indica un titolo turco-ottomano, anticamente attribuito ai leader di piccoli-medi gruppi di tribù.
 
Più tardi questo titolo venne adottato dall'[[Impero ottomano]] per indicare una tipologia di nobiltà, molto simile al [[Cavalierato|sir]] inglese; le regioni o le province governate dai bey si chiamavano [[Beilicati turchi d'Anatolia|beilicati]] e approssimativamente corrispondevano agli emirati nel caso di province o ai [[governatorati]] nel caso di regioni.
 
Con questo titolo si indicò, tra il [[XVI secolo]] fino a tutto il [[XX secolo]], il signore di [[Tunisi]], nominalmente vassallo della [[Sublime Porta]] [[OttomaniImpero ottomano|ottomana]] di [[Istanbul]], ma di fatto ampiamente autonomo. Il significato del termine col tempo passò a indicare anche il responsabile fiscale o militare di una circoscrizione amministrativa di tale Impero, per diventare infine un semplice appellativo di rispetto.
 
Nei resoconti storici, molti capi [[Turchia|turchi]], altri comandanti turchi e [[Persia|persiani]] sono chiamati ''Bey'', ''Beg'', ''Begg'', ''Bek'', ''Bay'', ''Baig,'' ''Beigh o Beik''. Hanno tutti il significato di "gentiluomo".<br>
 
Con la deposizione il 26 luglio del 1957, da parte dei patrioti tunisini guidati da [[Habib Bourguiba]], dell'ultimo [[Bey di Tunisi]], Lamine (al-Amīn), 19° esponente della dinastia [[husaynide]], finì il lungo periodo beilicale, nel corso del quale la [[Reggenza di Tunisi]] divenne un importante centro di attività corsara in tutto il Mediterraneo centrale e occidentale.
 
Il primo Bey di Tunisi ricevette l'investitura di signore della città e dei territori ad essa pertinenti dal [[Dey]] di [[Algeri]] [[ʿUthmān]] ma nel XVIII secolo il Bey era del tutto autonomo rispetto alla confinante Reggenza di Algeri.
 
== Bibliografia ==