Chiesa di San Sisto (Viterbo): differenze tra le versioni

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==Storia==
[[File:Neri di Bicci San Sisto retouched.jpg|upright=1.4|thumb|left|[[Neri di Bicci]], ''Madonna con Bambino e Santi'']]
È una delle più antiche chiese di Viterbo, sorta sul luogo ove è attestata una chiesa già nel [[IX secolo]]. La nostra chiesa è menzionata per la prima volta nel [[1068]], come filiale della [[diocesi di Tuscania]], da cui dipendeva, non esistendo ancora la [[diocesi di Viterbo]]. Nel corso dei secoli successivi essa riceve diversi privilegi e benefici, tanto da diventare la più importante e la più ricca della città, in particolare con la sua erezione prima a [[parrocchia]] e poi a [[collegiata]] (ossia sede di un ''collegio'' di presbiteri), e per la presenza dello ''ius fontis baptismalis'', ossia il diritto di amministrare il [[sacramento]] del [[battesimo]], diritto concesso a poche chiese viterbesi.
 
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==Arte ed Architettura==
[[File:Neri di Bicci San Sisto retouched.jpg|upright=1.4|thumb|left|[[Neri di Bicci]], ''Madonna con Bambino e Santi'']]
L'attuale [[facciata]] risale ai rifacimenti post-bellici, mentre il [[campanile]] [[Architettura romanica|romanico]] è ciò che resta esternamente della primitiva costruzione. Un altro campanile a ridosso delle mura è frutto dei rifacimenti del [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]], che trasformarono una [[torre]] della cinta muraria in campanile.