Wolfgang Petersen: differenze tra le versioni

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Già ai tempi delle scuole superiori Wolfgang realizza i primi cortometraggi. Dal [[1960]] al [[1964|'64]] è assistente alla regia allo Junges Theater di [[Amburgo]] e frequenta una scuola di recitazione. Nel [[1965]] segue corsi di [[storia del teatro]] presso le Università di Berlino ed [[Università di Amburgo|Amburgo]]. Dal [[1966]] frequenta la Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino: il suo saggio finale ''Ich werde dich töten, Wolf'' viene trasmesso anche dal NDR. Poi realizza numerosi film televisivi, tra cui alcune puntate della popolare serie di telefilm gialla ''Tatort''. Nel [[1974]] realizza il suo primo vero film ''[[Einer von uns beiden]]'', un giallo che lo segnalerà per le sue capacità tecniche.
 
Proprio questa caratteristica induce la Bavaria, il centro di produzione più importante della [[Repubblica Federale Tedesca]], ed uno dei più importanti d'Europa, ad offrirgli nel [[1980]] la megaproduzione ''[[U-Boot 96]] (Das Boot)''. Un film molto originale sia per il tema (la [[seconda guerra mondiale]] vista dai tedeschi) che cerca di ribaltare lo stereotipo dei film di guerra americani in cui tutti i tedeschi sono insensibili e crudeli, sia per la scelta registica. Tutto il film è ambientato infatti in un [[sottomarino]], visto nella sua interezza: dalla cabina di comando al gabinetto. Viene descritta la vita all'interno del sommergibile con una precisione quasi documentaristica, si percepisce la [[claustrofobia]] e la paura di non riuscire più a risalire, oltre che le difficoltà di vita per i tanti uomini rinchiusi in uno spazio così ristretto. I virtuosismi tecnici abbondano, la macchina da presa viviseziona sia l'[[U-Boot]] che i volti stanchi e stremati del suo equipaggio. La comunità internazionale riconobbe il valore della pellicola che ottenne infatti sei [[Candidatura|nomination]] all'[[Premio Oscar|Oscar]] tra cui miglior regia e miglior sceneggiatura.
 
A Petersen sull'onda del successo fu allora affidato un vero kolossal ''[[La storia infinita (film)|La storia infinita]] (Die Unendliche Geschichte)'' ([[1983]]), la produzione tedesca più costosa del dopoguerra (60 milioni di [[marco tedesco|marchi]]), ma gli incassi furono di gran lunga maggiori. Da allora in poi il cammino di questo regista fu inarrestabile nel [[1985]] realizza il suo primo lavoro interamente americano ''[[Il mio nemico (film)|Il mio nemico]] (Enemy Mine)'' per la [[20th Century Fox]], un film di [[fantascienza]], tratto da un romanzo di [[Barry B. Longyear]], sull'[[amicizia]] creatasi tra un umano e un alieno in tempi di guerra galattica.
 
Da allora Petersen lavora stabilmente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], le indubbie capacità tecniche e narrative gli hanno spalancato i cancelli di [[Hollywood]]. Egli si è cimentato in generi molto diversi, il film di guerra, il [[fantasy]], la fantascienza, il [[Film thriller|thriller]] e i film d'azione, tutti però avevano un aspetto in comune, la necessità di immagini molto spettacolari; anche se non è solo un abile tecnico, infatti i film di cui ha curato anche la [[sceneggiatura]] sono probabilmente quelli di miglior riuscita. Dal 2010 sta lavorando alla trasposizione live action dell'anime giapponese ''[[Paprika - Sognando un sogno]]''.<ref>|http://www.animenewsnetwork.com/news/2010-03-25/wolfgang-petersen-develops-live-action-paprika-film</ref>