Stazione di Licata: differenze tra le versioni

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La '''stazione di Licata''' è una [[stazione ferroviaria]] di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] e lo scalo ferroviario della città siciliana di [[Licata]]. È posta al km 199+873 della ferrovia [[Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì|Canicattì-Siracusa]].
 
È frequentata soprattutto da viaggiatori pendolari, impiegati o studenti in genere diretti verso i centri vicini ma anche verso [[Caltanissetta]]. Un tempo molto frequentata e di interscambio oggi vede ridotto il suo traffico per l'agguerrita concorrenza del trasporto pubblico su strada ed individuale cui non fa riscontro alcuna iniziativa di ricupero dell'utenza; nonostante sia ben ubicata nel tessuto urbano della città offre pochi servizi e con orari non molto favorevoli. È comunque di fermata per tutti i treni provenienti da [[Caltanissetta]] e da [[Gela]].
 
==Storia==
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La progressiva chiusura di molte miniere di zolfo ha prodotta la contrazione del traffico merci e viaggiatori relativo ma la stazione ha continuato ad avere un consistente traffico viaggiatori soffrendo tuttavia dell'eccessivo percorso ferroviario verso [[Catania]] dato che il collegamento tra Gela e Caltagirone non venne realizzato se non alla fine degli anni settanta quando ormai il traffico viaggiatori aveva consolidato la scelta di altre modalità di trasporto.
 
Il traffico viaggiatori costituito soprattutto da pendolari, impiegati o studenti, in genere diretti verso i centri vicini ma anche verso [[Caltanissetta]] è progressivamente diminuito in favore del trasporto su strada, pubblico ed individuale anche in conseguenza della diminuzione dell'offerta di orario con pochi servizi e orari poco favorevoli.
 
Il raccordo ferroviario di 1.473&nbsp;m, Licata-Licata Porto, venne dismesso definitivamente con decreto n. 19T del 23 giugno 2004 con decreto di autorizzazione del ministro delle infrastrutture e dei trasporti [[Pietro Lunardi]] emesso ai sensi dell'articolo 2 del DM 138T del 31 ottobre 2000 e in seguito ad istanza di rinuncia alla concessione all'esercizio della linea presentata dall'amministratore delegato di RFI S.p.A. dopo avere acquisito il parere favorevole della [[Regione Siciliana]], del [[Ministero della Difesa]], del [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] e infine, il 29 aprile 2004, della Direzione generale del trasporto ferroviario<ref>[http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=19282 Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti]</ref>.