Regno d'Italia (Sacro Romano Impero): differenze tra le versioni

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Il '''Regno d'Italia''' (''Regnum Italiae'' o ''Regnum Italicum'') fu un'entità politica dell'[[alto medioevo]], successiva al [[regno longobardo]].
 
Fondato nel [[774]] da [[Carlo Magno]], dopo la sconfitta definitiva dei [[Longobardi]], divenne possedimento dei [[franchi]] a seguito dell'[[incoronazione]] di suo figlio [[Pipino d'Italia|Pipino]]. Dopo il [[945]], successivamente al colpo di Stato che estromise [[Ugo di Arles]], il governo si ritrovò in gran parte impotente e spesso diviso. Tuttavia, il Regno durò fino al [[1014]],anno durante il quale venne deposto [[Arduino d'Ivrea]] e le terre italiche vennero annesse al [[Sacro Romano Impero]]. Dopo la [[battaglia di Legnano]] del [[1176]], l'Impero perse molta dell'autorità che possedeva a sud delle Alpi, nonostante gli imperatori venissero ancora eletti [[re d'Italia]] con cerimonie quasi sempre svolte tra [[Pavia]] e [[Milano]]. L'ultimo re d'Italia fu [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] nel [[1530]].<ref>[[Lodovico Antonio Muratori]], Giuseppe Oggeri Vincenti, ''[http://books.google.com.vn/books?id=sE8IAAAAQAAJ&vq= Annali d'Italia]'', 1788, p. 81.</ref>
 
Tuttavia in quel periodo nella [[penisola italiana]] non esistette mai una vera e politica che sapesse imporre la sua autorità: il [[Titolo (onomastica)|titolo]] di ''Re d'Italia'', nonostante fosse fortemente agognato da vari soggetti in lotta tra loro, era infatti un titolo quasi esclusivamente formale, che non dava alcun reale potere.
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=== Carlo Magno e i suoi successori ===
Nel 756, [[Desiderio (re)|Desiderio]] (756-774) fu scelto come nuovo [[re dei Longobardi]] dopo la morte del re [[Astolfo (re)|Astolfo]]. Il nuovo re tentò di rafforzare la posizione regale per ristabilire il suo controllo sui Ducati di [[Ducato di Spoleto|Spoleto]] e [[Ducato di Benevento|Benevento]], e per conquistare i territori che erano nelle mani del papato a seguito della [[Promissio Carisiaca]].
 
Tuttavia, la posizione del re Desiderio vacillò quando nel 771, [[Carlo Magno|Carlo]] – più tardi conosciuto come Carlo Magno – si affermò come unico [[re dei Franchi]] e Papa [[Papa Adriano I|Adriano I]] si impose su tre distinte fazioni romane. Gli sforzi di sostegno di Desiderio per i nipoti di Carlo Magno al trono insieme alle richieste fatte al papa per la restituzione dei territori accelerarono un nuovo accordo tra il Papa e il re dei Franchi.<ref>{{Cita libro|autore=Rosamond McKitterick|titolo=The New Cambridge Medieval History|url=https://books.google.it/books?id=ZEaSdNBL0sgC&lpg=PA311&dq=&lr=&as_brr=3&hl=es&pg=PA290&redir_esc=y#v=onepage&q&f=true|anno=1995|editore=|città=|p=|pp=300-301|ISBN=}}</ref>
[[File:Carolingian empire 814.svg.png|sinistra|miniatura|L'[[impero carolingio]] al momento dell'ascesa di [[Ludovico il Pio]] (814)]]
In una campagna del 773-774, Carlo Magno conquistò il [[Regno longobardo]], ciò costrinse Desiderio alla resa. Carlo allora assunse la corona del regno prendendo il titolo di ''rex Francorum et Langobardorum atque patricius Romanorum,'' ciò comprendeva l'Italia settentrionale nel suo ambito territoriale. Questo nuovo regno carolingio d'Italia comprendeva il nord e il centro della penisola, da cui rimaneva però escluso il [[Ducato di Venezia|ducato bizantino di [[Venezia]] - che comprendeva la [[Laguna di Venezia|Laguna]] - e i territori della ''[[Donazione di Pipino]] -'' di cui facevano parte la [[Romagna]], le [[Pentapoli bizantina|Pentapoli]] e il [[Ducato romano|ducato di Roma]]. Il ducato di Spoleto formava parte del regno, quindi era governato da duchi Franchi; il ducato di Benevento invece, pur riconoscendo la supremazia carolingia, mantenne la sua indipendenza.<ref>{{Cita libro|autore=Rosamond McKitterick|titolo=The New Cambridge Medieval History|url=https://books.google.it/books?id=ZEaSdNBL0sgC&lpg=PA311&dq=&lr=&as_brr=3&hl=es&pg=PA290&redir_esc=y#v=onepage&q&f=true|anno=1995|editore=|città=|p=175|pp=|ISBN=}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Giovanni Tabacco|titolo=The struggle for power in medieval Italy: structures of political rule|url=https://books.google.es/books?id=fP83AAAAIAAJ&lpg=PA285&dq=&lr=&as_brr=3&pg=PA286&hl=it#v=onepage&q&f=true|anno=1989|editore=|città=|p=116|pp=|ISBN=}}</ref>
 
Data la vasta distesa del regno dei Franchi, nel 781 Carlo Magno nominò re delle zone periferiche di Aquitania e Italia rispettivamente i figli [[Ludovico il Pio|Luigi]] e [[Pipino il Gobbo|Pipino]]. Lo scopo era di sostenere la sua politica espansiva e il figlio Pipino fu un eccellente continuatore della politica paterna contro l'[[Impero bizantino|Impero Bizantino]]. Alla morte di Pipino nel 810, la dignità regale fu conferita da Carlo a [[Bernardo d'Italia|Bernardo]], figlio di Pipino; allo stesso tempo però Carlo preparò la sua successione conferendo il titolo imperiale al figlio Luigi (più tardi conosciuto come Ludovico il Pio).<ref>{{Cita libro|autore=Rosamond McKitterick|titolo=The New Cambridge Medieval History|url=https://books.google.it/books?id=ZEaSdNBL0sgC&lpg=PA311&dq=&lr=&as_brr=3&hl=es&pg=PA290&redir_esc=y#v=onepage&q&f=true|accesso=|anno=1995|editore=|città=|p=304|pp=|ISBN=}}</ref>
 
Quando Carlo Magno morì nel 814, il potere fu assunto da suo figlio. Inizialmente l'imperatore permise a Bernardo di mantenere il titolo regale, anche se l'Italia era dipendente dall'autorità papale. Ma nell'aprile del 817 Ludovico fu ferito da un crollo di una galleria che conduceva la cappella al palazzo e nel mese di luglio decise di regolare la sua successione attraverso un decreto chiamato ''[[Ordinatio imperii|Ordinatio Imperii]],'' con cui designò il figlio Lotario co-imperatore.<ref>{{Cita libro|autore=Francis Palgrave|titolo=The History of Normandy and of England|url=https://books.google.es/books?id=YMw7AAAAIAAJ&lpg=PA143&dq=&hl=es&pg=PA122#v=onepage&q&f=true|anno=1851|editore=|città=|lingua=inglese|p=112|pp=|ISBN=}}</ref> Stabilita la divisione territoriale tra i suoi figli e regolato il rapporto politico tra Lotario, come successore imperiale, e i suoi fratelli, Ludovico dovette fare i conti con [[Bernardo d'Italia|Bernardo]]<ref>{{Cita libro|autore=Margaret Deanesly|titolo=A History of Early Medieval Europe, 476 to 911|url=https://books.google.es/books?id=o6w9AAAAIAAJ&lpg=PA435&dq=&hl=es&pg=PA434#v=onepage&q=&f=true|anno=1969|editore=|città=|p=434|pp=|ISBN=}}</ref>, che preoccupato per la propria soluzione scatenò una rivolta contro l'imperatore. Bernardo fu sconfitto, imprigionato e accecato; morì nel 818. I territori italiani furono allora assegnati a [[Lotario I]], non come re del territorio ma secondo la sua dignità imperiale,<ref>{{Cita libro|autore=Rosamond McKitterick|titolo=Lombard and Carolingin Italy|url=https://books.google.it/books?id=ZEaSdNBL0sgC&lpg=PA311&dq=&lr=&as_brr=3&hl=es&pg=PA290&redir_esc=y#v=onepage&q&f=true|anno=|editore=|città=|p=304|pp=|ISBN=}}</ref> e da allora per dieci anni visse in Italia.<ref>{{Cita libro|autore=Margaret Deanesly|titolo=A History of Early Medieval Europe, 476 to 911|url=https://books.google.es/books?id=o6w9AAAAIAAJ&lpg=PA435&dq=&hl=es&pg=PA434#v=onepage&q=&f=true|anno=|editore=|città=|p=435|pp=|ISBN=}}</ref>Nel giorno di Pasqua del 823 Lotario fu di nuovo incoronato imperatore, questa volta a Roma. Lotario nel 824 impose al papa [[Papa Eugenio II|Eugenio II]] la ''[[Constitutio romana]]'' che ribadiva la sovranità franca su Roma. Tuttavia l'Imperatore Ludovico non di dissociò dal territorio italiano, nel 828 depose il duca [[Balderico del Friuli]] e ampliò il suo territorio con la [[Carniola]] e la [[Carinzia]] e lo divise in quattro contee: [[Contea del Friuli|Friuli]], Istria, Carniola e la Carinzia-Bassa Pannonia. Il territorio del Friuli passò nel 846 nelle mani di [[Eberardo del Friuli|Eberardo]], padre dell'imperatore [[Berengario del Friuli|Berengario I]], che prese la Carinzia e la Carniola a [[Ludovico II il Germanico|Ludovico il Germanico]], il che costituì' un punto di attrito con il fratello Lotario, dato che fino a quel momento i territori appartenevano al co-imperatore.
 
Nel agosto del 829, [[Lotario I|Lotario]] fu inviato in Italia dal padre e il fratellastro [[Carlo il Calvo|Carlo]] ricevé un territorio da governare, ciò diede vita alle liti dell'imperatore con i propri figli per quanto riguardava la successione. Lotario intervenne in queste guerre civili contro il padre e a difesa dell'unità dell'impero, ma dato che Lotario doveva risiedere permanentemente in Italia dal 829, il suo campo d'azione si limitava appunto alla sola Italia. In questo modo doveva contribuire a rafforzare l'esistenza del regno, ma Lotario più interessato agli affari in [[Nord Europa]], si preoccupava poco di espandere l'influenza carolingia nel regno italiano.
 
Le guerre civili terminarono nel 843 con il [[trattato di Verdun]], in cui i tre fratelli sopravvissuti decisero di dividere il territorio:
* [[Ludovico II il Germanico|Ludovico il Germanico]], regnò in [[Regnum Teutonicorum|Francia orientale]].
* [[Carlo il Calvo]], regnò in [[Francia medievale|Francia occidentale]], in lotta con il nipote [[Pipino II di Aquitania|Pipino II]] [[re d'Aquitania]].
* [[Lotario I]], regnò sulla [[Francia Media]] con le capitali imperiali di Aquisgrana e Roma. Nel 844 Lotario concesse il ''Regnum Italicum'' a suo figlio [[Ludovico II il Giovane|Ludovico]], che fu incoronato imperatore nel 850. Poco prima della sua morte i restanti territori - la [[Lotaringia]] e la [[Borgogna Cisgiurana|Borgogna]] - sono stati divisi tra i suoi figli con il [[Trattato di Prüm (855)|Trattato di Prüm]].
 
=== Berengario del Friuli e Guido da Spoleto ===
Nel [[888]] [[Berengario del Friuli]], figlio del [[Marchesi del Friuli|marchese]] Eberardo e di Gisela, figlia di [[Ludovico il Pio]] venne incoronato a [[Pavia]], incoronazione subito contestata dal [[Marca d'Ivrea|marchese d'Ivrea]], dal [[marchese di Tuscia]] e dal [[Ducato di Spoleto|duca di Spoleto]]. Il 7 maggio [[888]] Berengario e Venezia strinsero un patto mirante a stabilire la neutralità. [[Guido II di Spoleto|Guido da Spoleto]], figlio di [[Guido I di Spoleto|Guidone]] e di Itana, figlia del [[duca di Salerno|duca]] [[Sicone II di Salerno|Sicone di Salerno]], dopo aver tentato invano di cingere la corona di Francia su invito di [[Folco]], [[vescovo di Reims]], si presenta in Italia quale unico vero erede al trono: il primo scontro, dall'esito incerto, tra Guido e Berengario avvenne vicino [[Brescia]] nell'ottobre [[888]]. Una tregua venne fissata fino all'[[Epifania]] dell'anno successivo, ma, nel gennaio [[889]], Guido sconfigge Berengario in una battaglia presso il fiume [[Trebbia]], e, il 16 febbraio [[889]] a Pavia, verrà incoronato re d'Italia. Ai vescovi che lo appoggiarono, s'impegnò a riconoscere l'autorità della Chiesa romana, a garantire il libero esercizio delle loro funzioni, a confermare i possessi [[Ecclesiasticobeni ecclesiastici|possessi ecclesiastici]], a non gravare di nuove imposte i [[Vescovado|vescovadi]] e le [[Abbazia|abbazie]], a proteggere infine i beni e la libertà dei sudditi dalla prepotenza dei grandi e dalle truppe della Francia che erano scese ad aiutarlo. Berengario si ritirò a [[Verona]] e Guido concesse il ducato di Spoleto a suo nipote [[Guido IV di Spoleto|Guido IV.]]
 
== Il Regno Italiae nell'Impero carolingio ==