Trittico: differenze tra le versioni

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Esistono trittici dei più svariati materiali: dipinti su tavola (di legno) o tela, scolpiti in legno, marmo, terracotta, ceramica, avorio, metalli preziosi... Esistono anche esempi di trittici che uniscono parti scolpite e parti dipinte.
 
È stato usato nell'arte sacra del [[Medioevo]] per un considerevole numero di opere. Fra i trittici più famosi c'è il [[Trittico Stefaneschi]] di [[Giotto di Bondone]] che è dipinto sui due lati e custodito ai [[Musei Vaticani]]. Un trittico improprio è [[pala di San Zeno|quello]] custodito nella [[basilica di San Zeno (Verona)|basilica di San Zeno]] a [[Verona]], del [[Andrea Mantegna|Mantegna]], ''Madonna con Bambino e Santi'', in realtà un [[polittico]] composto di sei tavole.
 
Il ''Trittico del Santissimo Salvatore'', tempera su tavola datata 1110-1120 e attribuita ai monaci dell'[[abbazia di Farfa]], è conservato nella [[Cattedrale di San Lorenzo (Tivoli)|cattedrale di San Lorenzo]] a Tivoli. La tavola centrale rappresenta il Cristo benedicente, a sinistra [[Noè]] con le [[tavole della legge]] e a destra la Vergine. Il rivestimento d'argento ([[rizza]]), opera di argentieri lucchesi del 1449, è visibile in una vetrina e viene ricollocato sul trittico in particolari solennità.
 
La forma di trittico è consueta nelle icone russe, sia su tavola, sia quelle di piccolo formato, in bronzo dorato.
 
Il termine trittico è passato dall'arte pittorica ad altre arti e nel linguaggio comune, dove a volte assume il significato di [[trilogia]].