Guerrillero Heroico: differenze tra le versioni

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== Genesi della foto ==
Il 4 marzo [[1960]] due grosse deflagrazioni nel porto di [[L'Avana]] avevano provocato l'esplosione della ''La Coubre'', una [[Nave cargoda carico|nave mercantile]] [[Francia|francese]] il cui carico era composto da un arsenale di munizioni provenienti dal [[Belgio]]: l'arrivo di tale carico aveva ricevuto una forte opposizione da parte degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], e per tale ragione [[Fidel Castro]] accusò la [[Central Intelligence Agency|CIA]] della responsabilità dell'attentato<ref>{{Cita|T. Ziff}}</ref>.
 
I morti nell'esplosione furono circa 100 e i feriti circa 200. Il giorno successivo [[Fidel Castro]] decise di organizzare una cerimonia di commemorazione delle vittime, alla quale prese parte [[Che Guevara]], all'epoca [[Ministro]] dell'[[Industria]] del governo cubano. [[Alberto Korda|Korda]] era presente in qualità di fotografo personale di [[Fidel Castro]].
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Korda usò una [[Leica M2]] con lenti di 90 [[Millimetro|mm]] e con [[pellicola fotografica|pellicola]] [[Kodak]] ''Plus-X'', che ospitava già fotogrammi di [[Jean-Paul Sartre]], [[Simone de Beauvoir]] e [[Fidel Castro]], tutti presenti alla cerimonia. [[Alberto Korda|Korda]] riuscì a scattare due fotografie al comandante Guevara, la prima in orizzontale e la seconda in verticale. Disse il fotografo: «L'ho guardato attraverso la Leica e ho scattato due foto: una orizzontale, mentre stava chiudendo la zip del giubbotto, una verticale, più bella.»<ref name=corriere2007_2>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/23/ICONE_Che_gli_altri_co_9_070623070.shtml|Corriere della Sera, 23 giugno 2007 - «ICONE. Il Che & gli altri»|12-11-2009}}</ref>
 
Nel primo scatto, orizzontale, [[Che Guevara]] venne ritratto nel mezzo tra alcune foglie di [[Arecaceae|palma]] e il [[giornalista]] [[Argentina|argentino]] [[Jorge Josè Ricardo Masetti Blanco]] (di origini [[Bologna|bolognesi]], noto anche come ''Comandante Segundo'', fu fondatore e primo direttore di ''Prensa Latina'' a [[Cuba]], poi [[Desaparecidos|desaparecido]] in [[Argentina]] nel [[1964]]). In seguito, nel corso del processo di stampa della foto, lo stesso Korda decise di isolare la figura del "Che" tramite una operazione di ''[[cropping]]'', e di pubblicare solamente il [[primo piano]] del [[Rivoluzione|rivoluzionario]] argentino.
 
== Vicende successive ==
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Nel giugno [[1967]] l'[[editore]] [[Milano|milanese]] [[Giangiacomo Feltrinelli]] si recò a [[L'Avana]], di ritorno dalla [[Bolivia]]: fu proprio a [[Cuba]] che incontrò [[Alberto Korda]], con il quale si fermò nel suo studio a parlare del "Che"<ref name=corriere2007 />. Il fotografo gli regalò due copie della sua foto, senza volere alcun compenso.
 
Tornato in [[Italia]], Feltrinelli scelse proprio il ritratto del "[[Che Guevara|Che]]" realizzato da Korda come copertina del ''[[Diario in Bolivia]]'' di [[Che Guevara|Ernesto Guevara]]. Decise anche di stampare numerosi [[poster]] con la stessa immagine, tappezzando Milano dopo la morte del comandante<ref name=corriere2007>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/23/Cosi_mio_padre_diffuse_foto_co_9_070623068.shtml|Corriere della Sera, 23 giugno 2007 - «Così mio padre diffuse la foto in tutto il mondo»|12-11-2009}}</ref>.
 
Lo scatto di [[Alberto Korda|Korda]] da allora è divenuto una delle fotografie più celebri e più riprodotte della storia. Diffusa dapprima in ambito politico e successivamente nel circuito artistico, nel corso degli anni l'immagine è stata reinterpretata e riprodotta nei più vari settori: ''[[disegno industriale|design]]'', [[moda]], [[cinema]], [[pubblicità]]<ref>{{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/21/Cuba_qui__co_7_070621040.shtml|Corriere della Sera, 21 giugno 2007 - «!Cuba è qui!»|12-11-2009}}</ref>.