Federico Barbarossa: differenze tra le versioni

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Le esatte circostanze della morte di Federico nel fiume [[Göksu]] (anche conosciuto come Saleph) sono sconosciute. È ipotizzabile che l'anziano imperatore sia stato disarcionato da cavallo, oppure che, stanco della marcia attraverso i monti e oppresso dalla calura, abbia voluto rinfrescarsi e lo shock dovuto all'acqua fredda gli abbia causato un arresto cardiaco, oppure che, appesantito dalla sua stessa armatura e fiaccato dall'intensa calura del giugno in Anatolia, Federico I, data anche l'età, non abbia resistito all'impeto della corrente. Federico annegò nelle acque che a malapena arrivavano ai fianchi, secondo quanto riferisce il cronista [[Arabi|arabo]] [[Ibn al-Athir|Ibn al-Athīr]] nel suo ''al-Kāmil fī taʾrīkh'' (La perfezione nella storia). Il peso dell'armatura di quel giorno, progettata per essere la più leggera possibile, fu tale comunque da trascinare con sé un uomo in salute in acque poco profonde.
 
La morte di Federico gettò il suo esercito nel caos. Senza comandante, in preda al panico e attaccati da tutti i lati dai turchi, molti tedeschi furono uccisi o disertarono. Il figlio del Barbarossa, [[Federico VI di Svevia]], proseguì con i soldati rimasti, con l'obiettivo di dar sepoltura all'imperatore a [[Gerusalemme]], ma gli sforzi per conservare il cadavere utilizzando l'aceto fallirono. Quindi le spoglie di Federico Barbarossa furono seppellite nella chiesa di San Pietro in [[Antiochia di Siria]], le ossa nella cattedrale di [[Tiro (città)|Tiro]] e il cuore e gli organi interni a [[Tarso (Asia Minore)|Tarso]]. Solo 5.000 soldati, una piccola frazione delle forze iniziali, arrivarono ad [[Acri (Israele)|Acri]], verso la fine del [[1190]]. Nell'[[assedio di San Giovanni d'Acri (1189-1191)|assedio di San Giovanni d'Acri]], nel [[1191|119]]0, perse la vita Federico VI.
 
L'improvvisa morte di Federico lasciò l'esercito crociato sotto il comando dei rivali [[Filippo II di Francia]] e [[Riccardo I d'Inghilterra]] che, giunti in [[Palestina]] separatamente via mare, lo portarono infine a dissoluzione. Riccardo Cuor di Leone continuò verso Est dove affrontò il [[Saladino]] con alterni esiti, ma senza raggiungere il suo obiettivo finale: la conquista di Gerusalemme.