Battaglia di Monmouth: differenze tra le versioni
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|Schieramento2=[[File:Union flag 1606 (Kings Colors).svg|border|20px]] [[Regno di Gran Bretagna]]
|Comandante1=[[George Washington]]<br/>[[Charles Lee]]<br/> [[Nathanael Greene]]<br/>[[Gilbert du Motier de La Fayette]]
|Comandante2
|Effettivi1=11.000 uomini
|Effettivi2=tra 14.000 e 15.000 uomini
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Dopo la vittoria riportata nella [[battaglia di Brandywine]] l'11 settembre 1777, le forze britanniche catturarono [[Filadelfia]], capitale provvisoria degli Stati Uniti, il 22 settembre seguente infliggendo poi, il 4 ottobre, una dura sconfitta nella [[battaglia di Germantown]] alle forze dell'[[Esercito Continentale]] americano che tentavano di riprendere la città; il comandante in capo degli americani, generale George Washington, dovette quindi arretrare le sue truppe a [[Valley Forge]] in [[Pennsylvania]] dove trascorsero l'inverno addestrandosi e riorganizzandisi. Vista l'entrata in guerra della [[Francia]] a fianco degli americani, nel maggio 1778 il nuovo comandante in capo delle forze britanniche in Nord America, generale Henry Clinton, ricevette istruzioni da [[Londra]] di evacuare Filadelfia e di radunare tutte le truppe disponibili nella piazzaforte stategica di [[New York]]; dopo aver dovuto inviare contingenti di truppe a rinforzare le guarnigioni della [[Florida occidentale]] e delle [[Indie occidentali britanniche]], il generale disponeva ormai di troppi pochi soldati per continuare le operazioni nell'area di Filadelfia, e aveva ricevuto ulteriori istruzioni di abbandonare la stessa New York e ripiegare in [[Provincia del Quebec|Quebec]] qualora la situazione fosse divenuta insostenibile<ref>{{Cita|Gaines|p. 109}}.</ref>. Una flotta francese sotto l'ammiraglio [[Charles Henri d'Estaing]], salpata da [[Tolone]] nell'aprile 1778, stava nel frattempo valicando l'[[oceano Atlantico]] per andare ad appoggiare i ribelli e tentare di tagliare fuori le forze di Clinton prima che potessero raggiungere la sicurezza di New York.
Nelle intenzioni originali il ripiegamento dei britannici da Filadelfia a New York doveva avvenire interamente via mare, sotto la scorta dei vascelli della [[Royal Navy]], ma una penuria di navi da trasporto obbligò Clinton a rivedere i suoi piani: i rifornimenti, l'equipaggiamento pesante e i civili [[Lealisti (rivoluzione americana)|Lealisti]] sarebbero stati imbarcati sulle navi disponibili e avrebbero fatto il viaggio via mare fino a New York, mentre il grosso delle truppe avrebbe marciato via terra attarverso il [[New Jersey]]<ref>{{Cita|Stryker|p.75-76}}.</ref>. Il 18 giugno 1778 l'armata britannica evacuò quindi Filadelfia e iniziò una marcia di circa 160 chilometri alla volta di New York; il contingente comprendeva 11.000 soldati regolari britannici e [[Assiani (soldati mercenari)|mercenari tedeschi]], un migliaio di Lealisti provenienti dall'area di Filadelfia e un treno di carriagi lungo 19 chilometri. Non appena i britannici avanzarono, gli americani lanciarono una serie di azioni per ritardare i loro spostamenti, incendiando i ponti,
Con una temperatura estiva che superava abbondantemente i 37°, entrambi gli eserciti persero molti uomini a causa di malori e [[colpo di calore|colpi di calore]]. Il [[maggior generale]] [[Charles Lee]], secondo in comando di Washington, consigliò di attendere ulteriormente gli sviluppi in quanto non considerava le forze dell'Esercito Continentale ancora sufficientemente pronte ad affrontare i regolari britannici, ma Washington era invece intenzionato a sfruttare l'occasione che Clinton gli offriva: attardata dal lungo treno di carriagi, la colonna britannica era molto vulnerabile nella sua lunga marcia attraverso il New Jersey, e il generale mosse quindi la sua armata fuori da Valley Forge all'inseguimento del nemico.
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