Data di morte di Gesù: differenze tra le versioni

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Come per i tre [[sinottici]], anche per [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] il giorno settimanale della [[morte di Gesù|morte]] ({{passo biblico|Gv19,31}}) e della [[deposizione di Gesù|deposizione]] ({{passo biblico|Gv19,42}}) era la parasceve, cioè preparazione al sabato, cioè [[venerdì]].
Anche [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]] presenta la descrizione dell'[[ultima cena]] ({{passo biblico|Gv13,1-11}}), ma diversamente dai [[sinottici]] la cena non è descritta esplicitamente come il rito della Pasqua ebraica.<ref>Altra importante differenza è che è assente in Giovanni il racconto dell'istituzione dell'[[eucaristia]] (sebbene i cattolici considerino il cosiddetto [[discorso del pane di vita]] di {{passo biblico|Gv2,26-6,59}}, che Giovanni colloca nella sinagoga di [[Cafarnao]], equivalente al resoconto dei sinottici circa l'[[eucaristia]]), ed è presente l'aggiunta propria della cosiddetta "lavanda dei piedi".</ref> Alla cena segue l'arresto e l'inizio del processo che continua la mattina seguente ({{passo biblico|Gv18,28}}) e che termina con la morte in croce. Il giorno della morte è descritto come quello precedente la Pasqua ebraica: sempre in {{passo biblico|Gv18,28}} è specificato che la cena di Pasqua deve ancora essere consumata, e in {{passo biblico|Gv19,14}}, al culmine del processo e poco prima della crocifissione, è specificato che era il mezzogiorno (ora sesta) della "parasceve = preparazione della Pasqua" (da notare che qui "parasceve" non va inteso{{chiarire||Perché no?}} nel significato abituale di "preparazione del sabato", cioè venerdì).
L'affermazione che il giorno successivo alla morte era un [[grande sabato]] (GV{{passo 19biblico|Gv19,31)}} viene ritenuta una conferma che quell'anno la Pasqua cadesse di sabato.
 
Secondo Giovanni pertanto Gesù è morto il giorno precedente la Pasqua ebraica, cioè secondo il calendario ebraico ufficiale il [[14 (numero)#Religione|14]] [[Nisan]], e non il 15 come sostenuto dai sinottici.