Preghiera del marinaio: differenze tra le versioni

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[[File:Antonio Fogazzaro2.jpg|thumb|[[Antonio Fogazzaro]], [[poeta]] autore della ''Preghiera del Marinaio''.]]
{{Quote|A Te, o grande eterno Iddio,<br />Signore del cielo e dell'abisso,<br />cui obbediscono i venti e le onde, noi,<br />uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d'Italia,<br />da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.<br />Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.<br />Da' giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,<br />comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;<br />poni sul nemico il terrore di lei;<br />fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,<br />più forti del ferro che cinge questa nave,<br />a lei per sempre dona vittoria.<br />Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti.<br />Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,<br />benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.<br />Benedici!|''La preghiera del marinaio'' di [[Antonio Fogazzaro]]}}
Nella tradizione della [[Marina Militare Italiana]] la '''preghiera del marinaio''' è il testo che viene letto a bordo delle navi in navigazione, sia nel corso della [[cerimonia]] dell'[[Ammainabandiera|ammainabandiera]], sia al termine delle messe a bordo, dove la preghiera è letta dall'[[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] più giovane; a terra il testo viene letto nelle caserme e negli stabilimenti della Marina e al termine delle funzioni religiose celebrate in suffragio dei marinai.
 
Il testo della [[preghiera]] fu composto dallo [[scrittore]] [[Antonio Fogazzaro]] nel [[1901]], allorché lo scrittore venne interpellato da [[Monsignore|monsignor]] Giuseppe Bonomelli sulla possibilità di scrivere una breve composizione, una preghiera che favorisse e incrementasse lo spirito religioso dei marinai italiani. Il Fogazzaro accettò di buon grado e compose in breve tempo quella che intitolò: ''Preghiera Vespertina per gli equipaggi della Regia Marina da guerra''.
 
La preghiera venne recitata per la prima volta il 23 febbraio [[1902]] sul nuovo [[incrociatore corazzato|incrociatore corazzato]] [[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1899)|''Garibaldi'']], quando il comitato delle dame genovesi, presieduto dalla [[marchesamarchese|Marchesamarchesa]] Eleonora Pallavicini Barraco, fece dono alla nuova nave di una bandiera sulla quale era stato ricamato il testo della ''Preghiera Vespertina''. Il comandante del Garibaldi, [[Capitanocapitano di Vascello|Capitano di Vascellovascello]] Cesare Agnelli, colpito dalle parole della preghiera di Fogazzaro, chiese ed ottenne dall'allora ministro della Marina, [[ammiraglio|Ammiraglio]] Costantino Morin, l'autorizzazione a recitarla sulla nave prima dell'ammainabandiera. Da allora tale consuetudine e tradizione si diffusero rapidamente su tutte le navi della flotta, tanto che nel [[1909]] la "Preghiera Vespertina" era già comunemente conosciuta come "''Preghiera del Marinaiomarinaio Italiano"italiano'' e ne era stata resa obbligatoria la lettura a bordo.
 
Dopo la morte di Fogazzaro, avvenuta il 7 marzo [[1911]], il manoscritto della preghiera venne donato alla Marina dalla [[Contessaconte|contessa]] Carolina Colleoni Giustiniani Bandini che, nel gennaio [[1928]], lo consegnò al [[grande Ammiraglioammiraglio]] [[Paolo Thaon di Revel|Paolo Thaon di Revel]]. Il testo autografo viene tuttora conservato presso l'Ufficio Storico della Marina nel suo archivio.<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/tradizioni/Pagine/PreghieradelMarinaio.aspx|titolo=Preghiera del Marinaio|sito=marina.difesa.it|accesso=21 Aprile 2017}}</ref>
<ref>{{cita web|url=http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/tradizioni/Pagine/PreghieradelMarinaio.aspx|titolo=Preghiera del Marinaio|sito=marina.difesa.it|accesso=21 Aprile 2017}}</ref>
<ref>http://www.anmicarrara.it/Storia_preghiera_home.html</ref>
 
== Testo ==
{{Quote|A Te, o grande eterno Iddio,<br />Signore del cielo e dell'abisso,<br />cui obbediscono i venti e le onde, noi,<br />uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d'Italia,<br />da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.<br />Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.<br />Da' giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,<br />comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;<br />poni sul nemico il terrore di lei;<br />fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,<br />più forti del ferro che cinge questa nave,<br />a lei per sempre dona vittoria.<br />Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti.<br />Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,<br />benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.<br />Benedici!|''La preghiera del marinaio'' di [[Antonio Fogazzaro]]}}
 
==Note==