Sbarco a Salerno: differenze tra le versioni

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[[File:SalernoDDayPlans1943.jpg|miniatura|Piano d'invasione Alleato durante il D-Day del 9 settembre]]
 
Sebbene avesse perso l'appoggio della sua divisione aerotrasportata, Clark elaborò un piano considerato audace e fantasioso. Le lezioni imparate da Husky avevano sottolineato ancora una volta la necessità di occupare in pochi giorni dallo sbarco un grosso porto, e Clark contava di ottenere la resa di Napoli il D+5, sfruttando il fattore sorpresa. Per questo escluse l'utilizzo di un bombardamento preliminare sulle spiagge, e incaricò la sua armata di occupare il più velocemente possibile le gole che dominavano la statale n.18 "Tirrenica", impedendo ai tedeschi di impadronirsene<ref name="Morris147"/>. Il Sele, inoltre, andava a formare un confine naturale tra i due corpi della 5ª Armata, le spiagge a sud sarebbero spettate agli americani che dovevano proteggere il lato destro dei britannici, con i quali dovevano congiungersi ad una quindicina di chilometri nell'interno, a Ponte Sele (passando da Altavilla, mentre i britannici avrebbero completato il movimento a tenaglia passando da Battipaglia e Eboli), occupare il terreno sopraelevato e congiungersi con l'8ª Armata proveniente da sud. Tre battaglioni ranger sarebbero poi sbarcati a Maiori, sul fianco sinistro del X Corpo, per impadronirsi della strada costiera e avanzare verso l'interno fra i monti fino a [[Nocera Superiore|Nocera]], che dominava il percorso verso la piana di Napoli. A [[Vietri sul mare|Vietri]] (ad una ventina di chilometri a destra dei [[75th Ranger Regiment|ranger]]), sarebbe sbarcato il commando n.2 dell'esercito britannico assieme al commando n.41 dei [[Royal Marines]] che attaccando attraverso le colline sopra l'abitato di Salerno avrebbero dovuto rendere sicuro il percorso della statale n.88 e la valle chiamata La Molina, nella quale passava la statale n.18 che collegava Salerno a Cava de' Tirreni<ref name="Morris147"/>. Se tutto fosse funzionato, queste forze speciali avrebbero lasciato il passo alla 46ª Divisione di fanteria, che a sua volta avrebbe tenuto aperti i passi per la 22ª Brigata corazzata della [[7th Armoured Division|7ª Divisione corazzata britannica]], la quale doveva sbarcare il D+1, sfondare e lanciarsi verso Napoli<ref>{{cita|Morris|pp. 146-147}}.</ref>. I comandi alleati comunque rimasero preoccupati dal potenziale tedesco, e dalla possibilità dei nemici di schierare in breve tempo forze equivalenti nel settore; l'unica cosa che faceva pendere l'ago della bilancia a favore degli Alleati era la tempestività dell'arrivo di Montgomery sulla testa di ponte. Ma era una possibilità tutt'altro che sicura. Anzi, il fatto che entrambi i generali tentassero in qualche modo di soddisfare le proprie ambizioni, fece in modo che le campagnacampagne delle due armate furono combattute separatamente; e mentre la 5ª Armata sperava di anticipare i tempi, l'8ª Armata fece in modo di dilatarli per consentire ai suoi uomini di riposare dopo le lunghe campagne che avevano dovuto affrontare<ref>{{cita|Morris|pp. 148-149}}.</ref>.
 
=== Trattative e reazioni all'armistizio ===