Preghiera del marinaio: differenze tra le versioni

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Nella tradizione della [[Marina Militare Italiana]] la '''preghiera del marinaio''' è il testo che viene letto a bordo delle navi in navigazione, sia nel corso della [[cerimonia]] dell'[[Ammainabandiera|ammainabandiera]], sia al termine delle messe a bordo, dove la preghiera è letta dall'[[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] più giovane; a terra il testo viene letto nelle caserme e negli stabilimenti della Marina e al termine delle funzioni religiose celebrate in suffragio dei marinai.
 
Il testo della [[preghiera]] fu composto da [[Antonio Fogazzaro]] nel [[1901]], allorché lo [[scrittore]] vennefu interpellatoinvitato dadal [[vescovo]] di [[Cremona]] [[Monsignore|monsignor]] Giuseppe[[Geremia Bonomelli]] sulla possibilità dia scrivere una breve composizione, una preghiera che favorisse e incrementasse lo spirito religioso dei marinai italiani. Il Fogazzaro accettò di buon grado e compose in breve tempo quella che intitolò: ''Preghiera Vespertina per gli equipaggi della Regia Marina da guerra''.
 
La preghiera venne recitata per la prima volta il 23 febbraio [[1902]] sul nuovo [[incrociatore corazzato|incrociatore corazzato]] [[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1899)|''Garibaldi'']], quando il comitato delle dame genovesi, presieduto dalla [[marchese|marchesa]] Eleonora Pallavicini Barraco, fece dono alla nuova nave di una bandiera sulla quale era stato ricamato il testo della ''Preghiera Vespertina''. Il comandante del Garibaldi, [[capitano di vascello]] Cesare Agnelli, colpito dalle parole della preghiera di Fogazzaro, chiese ed ottenne dall'allora ministro della Marina, [[ammiraglio]] Costantino Morin, l'autorizzazione a recitarla sulla nave prima dell'ammainabandiera. Da allora tale consuetudine e tradizione si diffusero rapidamente su tutte le navi della flotta, tanto che nel [[1909]] la "Preghiera Vespertina" era già comunemente conosciuta come ''Preghiera del marinaio italiano'' e ne era stata resa obbligatoria la lettura a bordo.