La Badoglieide: differenze tra le versioni

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Nell'arco del testo vengono ricordati molti episodi della storia italiana di quegli anni: la [[Guerra d'Etiopia]] e il [[Governatorato di Addis Abeba|ducato di Addis Abeba]]<ref>Il 5 maggio [[1936]] le truppe comandate da Badoglio entrarono vittoriose ad Addis Abeba e quattro giorni dopo, dal balcone di Piazza Venezia, Benito Mussolini proclamò ufficialmente la costituzione dell'[[Etiopia italiana|Impero]], con Badoglio [[Viceré d'Etiopia|viceré]].</ref>, la [[Battaglia delle Alpi Occidentali|guerra di Francia]]<ref>Dopo l'[[Campagna di Polonia|invasione della Polonia]] da parte della [[Germania nazista|Germania]], l'Italia si era dichiarata uno stato non belligerante; presto, però, viste anche le vittorie naziste nella [[Campagna di Francia]], Mussolini si convinse che il conflitto si sarebbe concluso con il trionfo tedesco e decise di entrare in guerra per poter partecipare al tavolo della pace da vincitore. L'attacco italiano alla Francia già impegnata sul fronte interno contro la Germania venne letto da molti come un atto vigliacco</ref>, la [[campagna italiana di Grecia]]<ref>Gli insuccessi dell'offensiva italiana in Grecia portarono aspre critiche a Badoglio, che il 4 dicembre 1940 rassegnò le proprie dimissioni dalla carica di Capo di Stato Maggiore Generale.</ref>, [[Grazzano Badoglio|Grazzano]], paese natale di Badoglio, dove egli, dopo le dimissioni, si ritirò a vita privata ("giocavi alle bocce"), la [[campagna italiana di Russia]], il 25 luglio [[1943]], giorno della [[caduta del fascismo]] ("alla fine di luglio"), i bombardamenti americani sull'Italia ("sull'Italia calavan le bombe"<ref>Tra il 4 e il 17 agosto 1943, gli anglo-americani cominciarono un'escalation di bombardamenti aerei su tutte le maggiori città italiane.</ref>), l'[[Armistizio di Cassibile]] ("Vittorio calava i calzon"), la [[fuga di Vittorio Emanuele III]] ("la fuga ingloriosa"), la [[guerra di liberazione italiana]] ("Noi crepiamo sui monti d'Italia"). Oltre al re e a [[Mussolini]], vengono ricordati anche [[Enrico Adami Rossi]]<ref>Il 5 luglio [[1943]] il Generale Adami Rossi fu nominato comandante della difesa territoriale di Torino e il 18 agosto, applicando con estremo rigore la circolare emanata da Pietro Badoglio e [[Mario Roatta]] per il ripristino dell'ordine pubblico, diede ordine di sparare sugli operai in sciopero, provocando diversi morti.</ref> e [[Clara Petacci]].
 
Il ritornello recita: