Zimarra: differenze tra le versioni

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'''Zimarra''' è un termine di origine [[Spagna|spagnola]] (dallo [[lingua spagnola|spagnolo]] ''zamarra'') con cui si indica un lungo [[soprabito]] maschile riccamente guarnito usato sin dal [[XV secolo]] e [[XVI secolo]].
 
A tale abito è stata anche dedicata una celebre aria intitolata ''[[Vecchia zimarra]]'' che è cantata da Colline nell'opera ''[[La bohème]]'' di [[Giacomo Puccini]].
Celebre la zimarra di Don Abbondio nell'ottavo capitolo dei promessi sposi. Nel ''[[Faust (Goethe)|Faust]]'' di [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], [[Mefistofele (personaggio)|Mefistofele]] indossa la zimarra del [[Faust|protagonista]]<ref name="Faust">Johann Wolfgang Goethe, ''Faust (2 voll.)'', a cura di Andrea Casalegno, Garzanti, Milano, 1994. Vol. 1, pag. 135</ref>.
 
Ulteriore citazione moderna è quella fatta da [[Italo Calvino]] nel romanzo ''[[Il barone rampante]]'' o nel libro di viaggio ''[[Avventure in Africa]]'' di [[Gianni Celati]].
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* [[Soprabito]]
* [[Vecchia zimarra]]
[[Categoria:Soprabiti]]
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[[Categoria:Soprabiti]]
[[Categoria:Abbigliamento antico]]