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== Geografia fisica ==
=== Territorio scemo chi legge ===
 
[[File:Péninsule de Sirmione.JPG|thumb|left|Particolare della penisola di Sirmione]]
 
Sirmione è posta lungo la penisola omonima che si protende all'interno del [[lago di Garda]] per circa 4 chilometri e che divide in due parti la riva lacuale meridionale. Parte del territorio comunale si estende ad est rispetto alla penisola per includere quella di Punta Grò.
*
 
L'entroterra si estende in direzione delle [[colline moreniche]] che cingono la parte meridionale del lago stesso e comprende una parte della zona di produzione del [[Lugana]].
 
Il comune confina a sud-est con [[Peschiera del Garda]] e a sud-ovest con [[Desenzano del Garda]]. La sezione sul lago confina ad est con [[Lazise]] e [[Castelnuovo del Garda]] e a nord con [[Padenghe sul Garda]].
 
* [[Classificazione sismica]]: zona 3 (sismicità bassa).<ref>{{cita web| autore=[[Protezione Civile]]| url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perComune.pdf| titolo=Classificazione sismica dei comuni italiani| formato=PDF| accesso=12 agosto 2012}}</ref>
 
== Storia ==
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=== Epoca preistorica e romana ===
 
A Sirmione sono state rinvenute tracce di antropizzazione risalenti al [[neolitico]]. La città fu centro urbano rilevante in epoca romana e la [[via Gallica]] seguiva la sponda meridionale del lago tagliando poi per l'[[istmo]] della penisola sirmionese<ref name="Mazza_297" />. Vi sorse dunque la ''Sermione Mansio'' menzionata nell'[[Itinerarium Antonini]].
col cazzo che fate le ricerche....bastardi si erano pentiti furono bruciati sul rogo a Verona<ref name="Mazza_298">{{cita|Mazza (1986)|p. 298}}</ref><ref>{{cita libro| autore=Mario Carrara| titolo=Gli Scaligeri| città=Varese| editore=Dell'Oglio| anno=1966| pagine=31}}</ref>.
 
Secondo un'ipotesi di Elisabetta Roffia, la ''mansio'' non solo corrisponderebbe a una trattoria del luogo, documentata come "Osteria" o "Bettola" fin dal [[XV secolo]], ma anche alla ''Mansio ad Flexum'' riportata nell'[[Itinerarium Burdigalense]]<ref>A fondamento di tale ipotesi, una delle tante sulla ''Mansio ad Flexum'', si porta il fatto che le distanze fra [[Brescia]], [[Verona]] e la ''Sermione Mansio'' - come riportate sull'''Itinerarium Antonini'' in [[Miglio (unità di misura)|miglia romane]] - corrisponderebbero all'effettiva distanza dei due capoluoghi con la località gardesana. Anche alcuni ritrovamenti archeologici contribuirebbero alla conferma dell'ipotesi, come un probabile tratto di strada emerso in occasione di alcuni sbancamenti e un porto artificiale romano individuato a poca profondità nel lago; elementi comunque che indicherebbero una certa importanza del luogo nella viabilità antica. Cfr. {{cita libro|curatore=Nicola Criniti & Mario Arduino|titolo=Catullo e Sirmione. Società e cultura della Cisalpina alle soglie dell'impero|anno=1994|editore=Grafo|città=Brescia}} ISBN 88-7385-129-0</ref>.
 
[[File:Lake Garda Grotte di Catullo 1.jpg|thumb|left|Particolare del criptoportico delle [[Grotte di Catullo]], risalente al periodo romano]]
 
[[Gaio Valerio Catullo]] menzionò ''Sirmio'' fra i luoghi in cui soggiornò (Carme XXXI, Ritorno a Sirmione). Tradizionalmente, a partire da [[Marin Sanudo il giovane]], i resti della [[Grotte di Catullo|villa romana sirmionese]] sono a lui attribuiti, ma non c'è alcuna certezza in merito<ref>{{cita web| url=http://www.sirmione.com/catullo.htm| titolo=Sirmione - I resti della Villa Romana|sito=Sirmione.com| urlarchivio=http://web.archive.org/web/20110721011913/http://www.sirmione.com/catullo.htm| dataarchivio=21 luglio 2011| accesso=11 agosto 2012}}</ref>. Le parti più antiche della villa risalgono al [[I secolo a.C.]] con estensioni nel secolo seguente<ref>{{cita|Mazza (1986)|pp. 297-298}}</ref>.
 
Nel [[III secolo]], per l'Orti Manara, la Lugana di Sirmione fu teatro di diversi scontri. Nel [[249]] si affrontarono gli eserciti di [[Decio Traiano]] e [[Filippo l'Arabo]] mentre nel [[268]] vi fu la [[Battaglia del lago Benaco]] fra l'imperatore [[Claudio il Gotico]] e la federazione degli [[Alemanni|Alamanni]]. Nel [[312]] il primo scontro tra le truppe di [[Costantino I]] e quelle di [[Massenzio]] fu il preludio della [[Battaglia di Verona (312)|Battaglia di Verona]] che avvenne nei pressi di Sirmione<ref name="Mazza_298">{{cita|Mazza (1986)|p. 298}}</ref>.
 
Sempre secondo l'Orti Manara, nel [[463]] Ritmiro, capitano dell'imperatore [[Libio Severo]], sconfisse gli [[Alani]] nei terreni della Lugana<ref name="Mazza_298" />.
 
=== Epoca scaligera ===
 
Nei secoli successivi il dominio del monastero di san Salvatore presso Sirmione andò attenuandosi<ref name="Mazza_298" />. Nel [[1158]] è attestato un dominio, almeno nominale, da parte imperiale: [[Federico Barbarossa]] concesse ampia autonomia nell'ambito di una soggezione diretta al potere dell'[[Sacro romano imperatore|Imperatore]]<ref name="LBC_med">{{cita web| autore=Valeria Leoni| url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/2002532/| titolo=LombardiaBeniculturali - Comune di Sirmione (sec. XII - 1797)| accesso=12 agosto 2012}}</ref>.
 
Nel [[1197]], il podestà sirmionese giurò fedeltà al comune di [[Verona]], legando con quest'atto la cittadina gardesana alla città sull'[[Adige]]<ref name="LBC_med" />.
 
Nel [[XIII secolo]] sia [[Federico II di Svevia|Federico II]] nel [[1220]] che [[Corradino di Svevia]] nel [[1267]] confermarono ed estesero i privilegi fiscali e le concessioni rilasciate al Comune. I medesimi atti furono compiuti dagli [[Della Scala|Scaligeri]] dopo che ebbero ottenuto il giuspatronato sul ''castrum''<ref name="Mazza_298" />.
 
[[File:Sirmione Castello Scaligero um 1900.jpg|thumb|right|Il castello scaligero da una stampa di fine Ottocento]]
 
La presenza di una comunità di [[patarini]], eretici secondo la [[Chiesa Cattolica]], spinse all'azione gli Scaligeri, che pochi anni prima avevano assunto la [[Signoria cittadina|signoria]] veronese. Nel [[1276]], [[Mastino I della Scala|Mastino della Scala]] ottenne dal Consiglio di Verona la possibilità di istituire due compagnie di soldati per combattere i patarini sirmionesi. Il controllo delle stesse fu affidato ad [[Alberto I della Scala|Alberto]], un fratello di Mastino, il quale assediò la cittadina gardesana e dopo poco tempo imprigionò diversi eretici. [[1278|Due anni dopo]], coloro che non si erano pentiti furono bruciati sul rogo a Verona<ref name="Mazza_298" /><ref>{{cita libro| autore=Mario Carrara| titolo=Gli Scaligeri| città=Varese| editore=Dell'Oglio| anno=1966| pagine=31}}</ref>.
 
Secondo Mazza (1986) il [[Castello Scaligero (Sirmione)|castello scaligero]] fu completato durante la signoria di [[Cangrande I della Scala|Cangrande I]] e probabilmente fu costruito sui resti del ''castrum'' romano nel punto più stretto della penisola<ref name="Mazza_298_299">{{cita|Mazza (1986)|pp. 298-299}}</ref>.
 
Nel [[1378]] Sirmione fu conquistata da [[Gian Galeazzo Visconti]] che rinnovò i privilegi feudali del Comune sirmionese. Agli inizi del [[XV secolo]] Sirmione fu occupata da [[Francesco Novello da Carrara]], a quel tempo signore di Verona<ref name="Mazza_299">{{cita|Mazza (1986)|p. 299}}</ref>, per poi passare, nel [[1405]], sotto il controllo della [[repubblica di Venezia]]<ref name="LBC_med">{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/2002532/|titolo=LombardiaBeniculturali - Comune di Sirmione (sec. XII - 1797)|autore=Valeria Leoni|accesso=12 agosto 2012}}</ref>.
 
=== Epoca veneta ===
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Nel corso del [[XV secolo]] fu edificata la chiesa di santa Maria Maggiore, sopra i resti di quella di San Martino in Castro. Nel [[XVII secolo]], il nobile Francesco Rovizzi edificò una dimora e la chiesetta dedicata a [[sant'Orsola]] presso la località in seguito nota come Rovizza<ref name="Mazza_299" />.
 
=== Epoca napoleonica ===
Nel corso del [[1797]], Sirmione fu dapprima occupata dalle forze francesi e, in seguito alla caduta della Repubblica di Venezia, il 16 maggio, fu sottoposta al controllo formale della Municipalità provvisoria veneta.
 
Il [[trattato di Campoformio]] stabilì che tutta la sponda meridionale del Garda passasse alla [[Repubblica cisalpina]]. Il 3 novembre fu istituito il [[dipartimento del Benaco]] comprendente anche Sirmione. Solo il 1º marzo dell'[[1798|anno seguente]] fu creato il distretto, suddivisione amministrativa intermedia fra comuni e dipartimento della penisola di Catullo all'interno del quale fu inclusa anche la municipalità sirmionese<ref name="LBC_napo">{{cita web| autore=Giovanni Zanolini | url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/2001778/| titolo=LombardiaBeniculturali - Comune di Sirmione (1798 - 1815)| accesso=12 agosto 2012}}</ref>.
 
Dopo la soppressione del dipartimento benacense, 1º settembre 1798, seguirono diverse riorganizzazioni amministrative che coinvolsero il comune di Sirmione: il 26 settembre fu associato al distretto VI di [[Villafranca di Verona|Villafranca]] del [[dipartimento del Mincio]]<ref name="LBC_napo" /><ref>{{cita web| autore=Giancarlo Cobelli | url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/7000255/| titolo=LombardiaBeniculturali - Dipartimento del Mincio (1798 - 1799)| accesso=12 agosto 2012}}</ref> mentre il 12 ottobre fu assegnato al distretto delle Vigne del [[dipartimento del Mella]]<ref name="LBC_napo" />.
 
Dopo la parentesi dell'occupazione [[Impero austriaco|austro]]-[[Impero russo|russa]] del [[1799]] fece seguito la riorganizzazione amministrativa della seconda repubblica cisalpina nella quale Sirmione entrò a far parte del distretto IV di [[Salò]] del maggio del [[1801]]<ref name="LBC_napo" />. L'anno seguente la repubblica cisalpina cambiò denominazione in [[Repubblica Italiana (1802-1805)|repubblica italiana]].
 
Nel giugno [[1805]], con l'istituzione del [[Regno d'Italia (1805-1814)|napoleonico regno d'Italia]], si procedette ad un nuovo riassetto amministrativo. Sirmione fu considerato di terza classe ed assegnato al cantone VII di [[Lonato del Garda|Lonato]] a sua volta facente parte del distretto I di [[Brescia]] del dipartimento del Mella<ref name="LBC_napo" />.
 
=== Epoca asburgica ===
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== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:SAIA MAN Lions City 448 Sirmione 20120807.JPG|thumb|right|Un bus della SAIA Trasporti mentre effettua servizio sulla Brescia-Verona]]
Le località Colombare e Lugana sono attraversate dall'ex [[strada statale 11 Padana Superiore]], declassata a [[strada comunale]]<ref name="Provinciali_BS">{{cita web| url=http://www.provincia.brescia.it/portal/pls/portal/docs/1/1268197.PDF| titolo=Cartografia della rete stradale provinciale| formato=PDF| accesso=11 agosto 2012}}</ref> a seguito dell'apertura della variante che aggira a meridione i centri abitati di [[Desenzano del Garda]] e Sirmione, avvenuta nel dicembre [[2007]]<ref>{{cita news| autore=Redazionale| titolo=Finalmente aperta la tangenziale Sirmione-Peschiera| url=http://www.gardanotizie.it/content/finalmente-aperta-la-tangenziale-sirmione-peschiera| data=16 dicembre 2007| pubblicazione=Garda Notizie| accesso=11 agosto 2012}}</ref>. La variante in questione, classificata come SP BS 11, è una [[strada provinciale]] che percorre il confine comunale con [[Peschiera del Garda]], aggira a meridione e ad oriente la località Rovizza per dirigersi verso Punta Grò. Termina in località Dogana al confine con il comune di Peschiera<ref name="Provinciali_BS" />.
 
Il [[casello autostradale]] di Sirmione si trova sull'[[autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]] in prossimità della località [[San Martino della Battaglia]] del comune di Desenzano. Sempre a Desenzano si trova la [[stazione di Desenzano del Garda-Sirmione|stazione ferroviaria di Desenzano del Garda-Sirmione]] posta lungo la [[ferrovia Milano-Venezia]]. Né l'autostrada A4 né la Milano-Venezia solcano il territorio comunale di Sirmione.
 
Dal punto di vista del trasporto pubblico, Sirmione è servita da diverse linee interurbane automobilistiche:
* la [[Brescia]]-[[Verona]], gestita dal consorzio [[Trasporti Brescia Nord]] formato da [[Brescia Trasporti]], [[Società Italiana Autotrasporti|SIA Autoservizi]], [[Società Azionaria Imprese Autoservizi|SAIA Trasporti]] ed [[ATV (Verona)|ATV (ex APTV)]]<ref name="Composizione_consorzi_trasporti">{{cita web| url=http://www.trasportibrescia.it/interna.asp?id=1/| titolo=Trasporti Brescia - Chi siamo| accesso=11 agosto 2012}}</ref><ref>{{cita web| autore=Trasporti Brescia Nord| titolo=Rete Lotto Nord| url=http://www.trasportibrescia.it/upload/060704_Mappa_NORD.pdf| formato=PDF| accesso=11 agosto 2012}}</ref>.
* la [[Castiglione delle Stiviere|Castiglione]]-Desenzano(-Sirmione), esercita dall'[[APAM|APAM Esercizio]]<ref>{{cita web| autore=APAM Esercizio| titolo=Rete Lotto Nord| url=http://80.88.161.245/orari/8E/072A00R.html| accesso=11 agosto 2012}}</ref>;
* la [[Carpenedolo]]-Sirmione, gestita dal consorzio [[Trasporti Brescia Sud]] il quale è composto da SIA Autoservizi, SAIA Trasporti e APAM Esercizio<ref name="Composizione_consorzi_trasporti" /><ref>{{cita web| autore=Trasporti Brescia Sud| url=http://www.trasportibrescia.it/upload/orari/estivi/LN008.pdf| titolo=Orari LN08 - Carpenedolo-Sirmione (prol. Calvisano)| formato=PDF| accesso=11 agosto 2012}}</ref>.
 
Il comune di Sirmione esercisce direttamente una linea di trasporto urbano che collega il centro storico alle località Colombare, Lugana e Rovizza<ref>{{cita web| autore=Comune di Sirmione| url=http://www.sirmionebs.it/italian/trasporti.php| titolo=Servizi per il cittadino - Trasporti pubblici| accesso=11 agosto 2012}}</ref>.
 
== Amministrazione ==