La talpa (film 2011): differenze tra le versioni

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La critica italiana ha risposto in modo particolarmente favorevole al film.<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/2011/tinkertailorsoldierspy/rassegnastampa/|titolo=Rassegna stampa La talpa|editore=[[MYmovies]]}}</ref> [[Paolo Mereghetti]] scrive sul [[Corriere della Sera]]: «Il film mette in campo un gruppo di attori tutti davvero perfetti nel restituire le sfumature dei singoli personaggi e le complessità di un mestiere che ha ben poco di eroico e di gratificante. Ma che per lo spettatore può essere l'occasione per riconciliarsi con un cinema professionale, avvincente e, perché no? Intelligente!» e assegna al film cinque stelle.<ref>{{Cita web|autore=Paolo Mereghetti|url=http://cinema-tv.corriere.it/cinema/mereghetti/12_gennaio_11/mereghetti_la_talpa_427e86fe-3c4a-11e1-9394-8a7170c83e07.shtml|titolo=La talpa Oldman, una spia quasi perfetta nella guerra fredda di le Carré|editore=Corriere della Sera Cinema|data=11 gennaio 2012}}</ref> Lo stesso punteggio è conferito al film dal suo collega [[Valerio Caprara]], che scrive su [[Il Mattino]]: «Un film di gran classe, tratto da un bestseller di qualità e adatto - deo gratias - a un pubblico adulto desideroso di avvincenti coinvolgimenti e non solo di lauree in cinefilia. La talpa, inoltre, è in grado di suscitare un fenomeno del tutto sconosciuto a intere generazioni di spettatori da multiplex: l'accesa discussione all'uscita dal cinema. Bisogna anche aggiungere, per amore di verità, che la proiezione della copia sottotitolata all'ultima Mostra di Venezia aveva seminato crisi di comprensione persino tra le file degli agguerritissimi convenuti: si spera che adesso, grazie alla versione italiana, il suaccennato dibattito sui personaggi, gli intrecci e il tourbillon d'ambientazioni si svolga in modi e toni meno precari o smarriti».<ref>{{Cita web|autore=Valerio Caprara|url=http://www.mymovies.it/film/2011/tinkertailorsoldierspy/rassegnastampa/619304/|titolo=Oldman, agente segreto da Oscar|editore=[[MYmovies]]}} da ''[[Il Mattino]]'' 13 gennaio 2012</ref> [[File:Flickr - nicogenin - 66ème Festival de Venise (Mostra) (56) Colin Firth.jpg|thumb|[[Colin Firth]] a [[66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|Venezia]] nel [[2009]]]] Il critico cinematografico Marianna Cappi su [[MYmovies]] scrive: «Il vero valore aggiunto del film, il tocco che quasi riscrive il genere di appartenenza di questa pellicola, è il suo cuore sentimentale, addirittura romantico. Trattenuto, imploso, mostrato per piccoli indizi, quasi fossero distrazioni, il sentimento amoroso (tragico ma vitalissimo) è ciò che scalda il film di Alfredson da cima a fondo: il punto debole che fa la sua forza, il dettaglio che fa la sua grandezza», assegnando al film quattro stelle.<ref name="mymovies.it" /> Invece il critico Maurizio Acebi su [[Il Giornale]] scrive: «È l'antitesi degli 007 cinematografici, film caratterizzati per il DNA tutto azione e seduzione. Eppure, La talpa, tratto dall'omonimo romanzo di John le Carré, è una delle migliori spy-story viste negli ultimi anni. A dimostrazione che quando hai un regista che sa fare il suo mestiere (il bravissimo e talentuoso svedese Tomas Alfredson, già ammirato dietro la macchina da presa dell'horror d'autore Lasciami entrare) ed un cast praticamente perfetto (dai protagonisti ai comprimari), si possono tirar fuori grandi film pur senza spettacolarizzazioni, effetti speciali e belle donne» e attribuisce al film un giudizio di cinque stelle.<ref>{{Cita news|autore=Maurizio Acerbi|url=http://www.ilgiornale.it/news/talpa-spy-story-pi-avvincente-degli-007.html|titolo=«La talpa», una spy story più avvincente degli 007|pubblicazione=[[il Giornale]]|data=21 gennaio 2012}}</ref>
 
Il [[film]] più volte è stato osannato come un capolavoro, e un [[Film culto|cult]] del genere spionaggio, dalla [[critica cinematografica|critica internazionale]] e da quella italiana. Il critico Valerio Sammarco su [[Cinematografo.it]] intitola la sua recensione sulla pellicola "Dal capolavoro di Le Carrè a quello di Alfredson: che cerca la spia infiltrata e trova il cinema" e scrive: «nessuna concessione allo spettacolo, esaltazione silenziosa di ogni singolo dettaglio, estetica della sottrazione mirata a ritrovare il senso più profondo, efficace, di ogni singola parola in ogni singolo dialogo, di ogni inquadratura o movimento di macchina, solo in apparenza saltuariamente accessori, o di raccordo», e continua «lo spettatore è invitato a compiere una scelta [...] ad accettare o meno l'invito, a scommettere o meno sulla propria capacità d'osservazione».<ref>{{Giudizio|5|5}} {{Cita web|autore=Valerio Sammarco|url=http://www.cinematografo.it/recensioni/la_talpa/00021081_La_talpa.html|titolo=La talpa Dal capolavoro di Le Carrè a quello di Alfredson: che cerca la spia infiltrata e trova il cinema|editore=[[Rivista del Cinematografo|Cinematografo.it]]|data=12 gennaio 2012}}</ref> Su [[Vogue (rivistaperiodico)|Vogue]], il critico Emanuele Lugli scrive sul film: «un capolavoro! [...] "Tinker Tailor Soldier Spy" (utilizziamo il titolo originale) è infatti un capolavoro di ellissi, una procedura di retorica che lascia tutto ciò che non è essenziale fuori della storia» paragonandolo addirittura a film come ''[[Pulp Fiction]]'' e ''[[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]]''.<ref>{{Cita web|autore=Emanuele Lugli|url=http://www.vogue.it/en/people-are-talking-about/music-theatre-cinema/2011/09/tinker-tailor-soldier-spy-|titolo=Tinker, Tailor, Soldier, Spy|editore=[[Vogue Italia]]|data=9 giugno 2011|accesso=}}</ref>
 
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