Cinzio Passeri Aldobrandini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Corretto: "quegli anni"
Riga 39:
Nel [[concistoro]] del 17 settembre [[1593]] papa Clemente VIII lo nominò cardinale con dispensa dovuta alla presenza del cardinal Ippolito nel Sacro collegio cardinalizio; fu diacono di [[San Giorgio in Velabro (diaconia)|San Giorgio in Velabro]]. Governatore di [[Spoleto]] dal 4 febbraio [[1595]] al 21 febbraio [[1607]]. Prefetto del Tribunale della [[Segnatura Apostolica]] di giustizia fino al 23 dicembre [[1599]]. Dal [[1601]] al 1607 fu legato pontificio ad [[Avignone]]. Partecipò al conclave del marzo-aprile [[1605]]. Nel 1605 fu nominato [[Penitenzieria apostolica|penitenziere maggiore]] da [[papa Leone XI]] ma rinunciò subito in quanto non era stato ordinato sacerdote. Partecipò al conclave del maggio 1605. Ordinato sacerdote nel 1605 riottenne la nomina a penitenziere maggiore, il 1º giugno 1605 gli fu concesso il titolo di [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|San Pietro in Vincoli]].
 
Si distinse per la sua generosità al povero e come protettore e sostenitore delle arti e lettere, a questo proposito è doveroso ricordare l'amicizia e che univa il cardinal Aldobrandini con [[Torquato Tasso]] che in queiquegli anni era al servizio del papa.
 
Il cardinal Cinzio Personeni Aldobrandini morì a Roma il 1º gennaio 1610 e fu seppellito nella [[Basilica di San Pietro in Vincoli]]. In alcuni documenti il cardinal Cinzio Personeni Albobrandini viene indicato con il cognome Passeri Aldobrandini in quanto dopo che i Personeni si stabilirono in Romagna variarono il loro cognome legandolo al luogo da cui erano emigrati.