Teonomia: differenze tra le versioni

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Il movimento teonomista sostiene che vi sono due soli modi di sanzioni penali che lo stato debba applicare: l'esecuzione capitale per gravi crimini e il risarcimento/restituzione, non semplicemente il carcere. La pena di morte è quindi considerata legittima ed auspicabile in quanto, secondo il Nuovo testamento "...il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza" ([[Lettera ai Romani|Romani]] 13:4-5).
 
Autori aderenti al movimento teonomista hanno recentemente scritto in favore dello "sviluppo universale di repubbliche teocratiche"<ref>Chilton, David, Paradise Restored: A Biblical Theology of Dominion, Appendix.</ref>, l'esclusione dei non cristiani dal diritto di cittadinanza e di voto, l'applicazione da parte dello stato della legge biblica<ref>Bahnsen, Greg, By This Standard: The Authority Of God's Law Today, pp. 346-3</ref>. Nell'ambito di tale sistema di legge biblica, potrebbero essere punibili con la morte gli atti omosessuali<ref>DeMar, Gary, Ruler of the Nations, p. 212</ref>, così pure come l'[[adulterio]], la [[stregoneria]] e la [[bestemmia]],<ref>North, Gary, Unconditional Surrender: God's Program for Victory, p. 118</ref>, la propagazione dell'idolatria o delle "false religioni" sarebbe da considerarsi illegale<ref>Vedi: [http://www.reformedonline.com/view/reformedonline/polytheism.htm Political Polytheism, di Briab M. Schwertley]</ref>, fermo restando che già nell'Antico Testamento per i peccati degni di morte diversi dall'omicidio volontario, era prevista la possibilità della commutazione della pena capitale in un risarcimento alla parte danneggiata o in mancanza di questa, alla comunità.
 
== Note ==