Ecuba (Euripide): differenze tra le versioni

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== Trama ==
La scena si svolge nel [[Chersoneso tracico]], dove la flotta di greci che ha espugnato [[Troia (Asia minore)|Troia]] si è accampata, bloccata da venti contrari che le impediscono il rientro. Ecuba, in qualità di regina di Troia, è prigioniera di guerra. Per garantire il ritorno in patria dei greci vincitori, il fantasma di [[Achille]] richiede il sacrificio sulla propria tomba di [[Polissena]], figlia di Ecuba. Questi eventi sono narrati nel prologo dal fantasma di [[Polidoro (mitologiafiglio di Ecuba)|Polidoro]], il più giovane dei figli di Ecuba, che era stato mandato in protezione con una ricca dote presso il re [[Tracia|tracio]] [[Polimestore]], il quale lo aveva invece ucciso per impadronirsi delle sue ricchezze.
 
Ecuba è all'oscuro della morte di Polidoro e della richiesta di sacrificio di Polissena. Nel pieno della notte esce turbata dalla tenda di [[Agamennone]], vittima di un oscuro presagio che le fa temere per la sorte dei figli. Sopraggiunge un coro di prigioniere troiane che la informa della richiesta del fantasma di Achille, accolta dai greci per volere di [[Odisseo]]. Ecuba è disperata. Sopraggiunge Polissena che, alla notizia della sua futura sorte, si dispera per la madre ma coraggiosamente accetta il suo destino, preferendo essere scannata piuttosto che vivere come una schiava senza dignità.