Claudio Rutilio Namaziano: differenze tra le versioni

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[[File:Franz Nadorp Campagnalandschaft.jpg|thumb|270px|Paesaggio della via Appia in un dipinto ottocentesco]]
Il poema inizia con il viaggio di Rutilio da [[Roma]], di cui descrive la decadenza non solo morale, specialmente per quanto riguarda la politica imperiale e sanatoriasenatoria, ma anche del popolo. Da una parte l'imperatore sembra vivere una esistenza a parte dalla vita pubblica, mentre i senatori sono dediti a gozzoviglie e arricchimento. Il popolo romano è profondamente provato dagli influssi migratori del nord [[Europa]], specialmente i [[Goti]], che hanno sempre fatto più pressione su Roma dalla invasione di [[Alarico]]. Tale sfregio a Roma, come descrive Rutilio, fa apparire il clima molto vicino a una catastrofe imminente, mentre le strade e gli edifici pubblici non sono più sicuri. Alla descrizione della decadenza, si oppongono ricordi appassionati e lontani della grandezza dell'Urbe. Il viaggio si sposta nella periferia romana, verso la [[Tuscia]], dove Rutilio è costretto a partire a causa dell'inagibilità delle strade e dei ponti, specialmente riguardo al degrado della [[via Appia]]. Il viaggio dunque prosegue per mare, con approdo vicino alle coste dell'[[Etruria]], fino in [[Liguria]]. Da lì il viaggio si conclude con l'arrivo in Gallia, superate le Alpi.
 
=== ''Querolus sive Aulularia''===