Acquario Romano: differenze tra le versioni

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L'edificio nacque su iniziativa di un ittiologo, Pietro Garganico, che attorno al 1880 presentò al Comune un progetto per realizzare una struttura destinata insieme a stabilimento di piscicultura e acquario, la cui costruzione era inizialmente prevista in [[Via Nazionale (Roma)|via Nazionale]].
 
Dopo qualche tempo, però, ritroviamo il progetto al rione [[Esquilino]], in quegli anni uno dei centri della massiccia urbanizzazione umbertina che faceva perno su [[Piazza Vittorio Emanuele II (Roma)|Piazza Vittorio]]. Nel 1882 il comune diede così in concessione gratuita a Garganico, per costruirvi l'edificio destinato ad acquario, il terreno destinato a verde di piazza Manfredo Fanti, un isolato che, lasciato libero da costruzioni residenziali, diveniva grazie a questa destinazione uno spazio a carattere soprattutto ricreativo, sul modello degli ''[[square]]'' parigini, arricchito anche all'esterno da arredi "acquatici" (laghetto, ponticelli).
 
Alla sistemazione della piazza e alla realizzazione del manufatto, progettato da [[Ettore Bernich]] e messo in opera tra il [[1885]] e il [[1887]], furono probabilmente cointeressate le società immobiliari che stavano costruendo nel quartiere.