Valentino Parlato: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Espulso dalla Libia nel 1951 dall'amministrazione inglese <ref>[http://www.repubblica.it/politica/2017/05/02/news/addio_a_valentino_parlato_fu_tra_i_fondatori_del_manifesto_-164429751/ Addio a Valentino Parlato, il comunista eretico che fondò Il Manifesto]</ref> per la sua militanza comunista, si trasferisce a Roma dove conosce [[Luciana Castellina]] <ref>[http://www.agi.it/cronaca/2017/05/02/news/e_morto_valentino_parlato-1733389/]</ref> e lavora per [[L'Unità]]. Dal 1953 si trasferisce ad [[Agrigento]] dove lavora per la locale federazione del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], divenendo funzionario di partito.<ref>[http://www.agi.it/cronaca/2017/05/02/news/e_morto_valentino_parlato-1733389/]</ref>. Tornato a Roma, prosegue il lavoro con l'Unità, collabora con [[Giorgio Amendola]] e diviene giornalista di economia per la rivista [[Rinascita (rivista)|Rinascita]]. Nel giugno 1969 è tra i fondatori de [[il manifesto]] di cui è stato, a più riprese, direttore.<ref>[http://www.giornalismoedemocrazia.it/2010/05/13/norma-rangeri-nuovo-direttore-del-manifestonavighiamo-su-un-vecchio-vascello-corsaro/ l'elenco completo dei direttori]</ref> Il 24 novembre 1969 viene espulso dal partito comunista, assieme ad [[Aldo Natoli]], [[Rossana Rossanda]] e [[Luigi Pintor]] in seguito alle esplicite critiche mosse al partito, che non aveva condannato l'[[Primavera di Praga|invasione sovietica della Cecoslovacchia]] .<ref>[[http://www.repubblica.it/politica/2017/05/02/news/addio_a_valentino_parlato_fu_tra_i_fondatori_del_manifesto_-164429751/ Addio a Valentino Parlato, il comunista eretico che fondò Il Manifesto]].</ref> . Ha curato, tra le altre, l'edizione di opere di [[Adam Smith]], [[Lenin]], [[Antonio Gramsci]] e [[Mu'ammar Gheddafi]].<ref>{{Cita web |url=http://ilmattino.it/primopiano/cronaca/addio_a_valentino_parlato_politico_e_cronista_fondo_il_manifesto-2414012.html|titolo = Addio a Valentino Parlato, politico e cronista: fondò «Il Manifesto» |autore =[[Luigi de Magistris]] |editore = [[Il Mattino]] |data =2 maggio 2017 |accesso = 2 maggio 2017 |urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto = }}</ref>
 
== Premi ==